L’albero rosso - Shaun Tan

L’albero rosso – Shaun Tan

La protagonista L’albero rosso di Shaun Tan, anche se si muove con estrema lentezza nel corso della storia, segue un tragitto lineare ma in un certo senso obbliga il lettore a soffermarsi sulle illustrazioni che si presentano forti e piene di angoscia tanto da causare una spaccatura nel profondo.

L’albero rosso di Shaun Tan

Nel panorama contemporaneo ci sono diverse storie che mostrano al lettore uno scenario ricco di sfumature e che aprono a visioni più o meno complesse. Una di queste è L’albero rosso di Shaun Tan, titolo originale The Red Tree, uscito per la prima volta in Australia nel 2001 e pubblicato in Italia nel 2017 da Tunué

Lo scrittore e illustratore australiano Shaun Tan, celebre per il silent book L’approdo, è solito creare capolavori che entrano, talvolta con prepotenza, nell’animo umano ma che necessitano di una lettura lenta e ragionata per ottenere un pieno godimento dell’esperienza.

L’albero rosso è una storia con poche parole ma con immagini cariche di senso, un albo illustrato che invita il lettore a ricercare un personale significato nascosto tra le illustrazioni e le pochissime parole presenti nel picture book

“a volte un giorno inizia senza la benché minima aspettativa”

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Emozioni contrastanti

Tan, con quest’opera, ci racconta il travaglio che vive l’uomo in una società veloce, frenetica e distratta. La giovane protagonista che ci accompagna in tutta la storia, percorre un viaggio che dura una giornata, o forse una vita, e durante il suo itinerario attraversa momenti bui, difficili, fatti di solitudine. In un modo e in un luogo del tutto impensato trova un motivo che riaccende in lei la speranza

Sia la parte iconica sia quella verbale, anche se costituisce una presenza minima, sono curati alla perfezione, lasciano il lettore senza fiato e aprono a riflessioni emotivamente dense.

La trama non è composta da sequenze narrative precise che richiedono al fruitore di questo oggetto letterario di visualizzare le doppie pagine seguendo un rigido ordine cronologico. Egli può aprirlo in qualsiasi pagina, andare avanti o indietro e passare tutto il tempo che desidera con ogni immagine. Come sostiene Emilio Varrà «esiste un tempo del libro e un tempo del lettore»1: la protagonista, anche se si muove con estrema lentezza nel corso della storia, segue un tragitto lineare ma in un certo senso obbliga il lettore a soffermarsi sulle illustrazioni che si presentano forti e piene di angoscia tanto da causare una spaccatura nel profondo.

Leggere questo albo tutto d’un fiato fa emergere emozioni contrastanti: pesantezza mista a leggerezza, un forte senso di smarrimento nella parte più buia dell’esistenza che inaspettatamente si trasforma nella capacità di accendere una piccola luce sul proprio cammino. Il lettore, grazie alla potenza delle illustrazioni, si lascia andare a un viaggio introspettivo che lo conduce a dare origine a intimi ragionamenti.

Spunti didattici:
Ci sono alcuni libri che non nascono con la precisa intenzione di far emergere tematiche semplici e rassicuranti, ma che, al contrario, vincono il controllo e non temono di portare a galla storie tanto significative e autentiche quanto complesse. In questa categoria possiamo inserire senza alcun dubbio L’albero rosso. Questo albo illustrato può essere un valido strumento per parlare di temi difficili e situazioni faticose con i bambini dai 10 anni in su.

L’incontro con un oggetto letterario di questa portata, ossia che veicola una storia che tocca questioni delicate, può aiutare i bambini ad allargare la propria prospettiva sulle innumerevoli situazioni e dinamiche possibili. Altri, invece, potrebbero trovare in questo testo un alleato adatto per riconoscere ed esternare alcune paure, senza temere di sentirsi soli e incompresi.

Lo consigliamo a… lettori bambini, ragazzi e adulti che hanno voglia di guardarsi dentro, e forse capirsi un po’ di più.

Shaun Tan – L’albero rossoTunué

1 E. Varrà, Albo e tempo, in Hamelin (a cura di), Ad occhi aperti. Leggere l’albo illustrato, Roma, Donzelli, 2012, p. 73.

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Su Francesca Izzo

Nel 2018 mi hanno regalato, credo per sbaglio, una laurea in Scienze della Formazione primaria, ma non ho la minima idea di quale piega prenderà la mia vita. La cosa certa è che sono una pessimista davvero brava (modestamente), una che il bicchiere mezzo pieno non sa nemmeno cos’è! Nonostante questa premessa poco entusiasmante, ci sono cose che amo e che mi rendono una persona migliore, come i libri, la musica, il cibo, l’Inter, e un altro paio di cose

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