Faccio una premessa, ho ascoltato questo disco prima dal vivo e poi su da solo a casa. Premessa importante perché le cose migliori che voi amerete davvero musicalmente saranno sempre quelle che sapranno portarvi in un altra dimensione dal vivo, durante un’esibizione liveUn lavoro “colossale”Così accade che un giovedì sera mi …
LeggiAdversus, Colle der Fomento – Quando la necessità di raccontare diventa arte
Recensione dischi novità 2018 – Difficile non rimanere spiazzati dalla potenza di questo Adversus, album di inediti dei mitici (fatemelo usare qui) Colle Der Fomento che arriva alle nostre orecchie dopo che il collettivo romano non produceva musica nuova da diciotto anni. Difficile non farsi travolgere dalla forza, dalla poesia, …
LeggiPerché il ballo della vita dei Maneskin è un gran bel disco
Il ballo della vita, Maneskin – Nati fra il 1999 e il 2000 quattro ragazzini romani, danno vita ad una band e la chiamano Maneskin. Prendono un po’ di Red Hot Chili Peppers, un pò di Led Zeppelin e tanta cultura da bagno del liceo classico, comprensiva di storie avventurose …
LeggiSalmo, Playlist – Ossia la dimostrazione che si può fare rap di (grande) qualità anche in Italia
Salmo, la recensione di Playlist – Verrebbe voglia di parlare male di Salmo, tanto tutti ne parlano bene. Il rapper sardo ha battuto tanti record con la sola uscita di Playlist: primo album su Spotify per ascolti, attenzione mediatica alle stelle, primo singolo 90 min. (di applausi) programmato a bomba …
LeggiMasseducation, St. Vincent: strumentale bellezza
St. Vincent scatena reazioni forti negli ascoltatori ma secondo me ancora di più nei critici o comunque in chi cerca di parlare del suo lavoro. Bella, ben introdotta e sicuramente dotata dal punto di vista musicale, difficile non rimanere affascinato da questa artista dal nome vagamente francese.
LeggiKurt Vile, quanto è difficile essere hippy nell’epoca di Donald Trump
Recensione disco Kurt Vile – Ascoltate Bottle It In è capirete quanto è difficile essere un hippy-folk-sincero in giro per il mondo all’epoca di Donald Trump. Il nostro cantautore è un vecchio freak nella mente e un ottimo dirigente d’azienda nella testa. Vi basterà ascoltare la sua sconfinata discografia per darmi ragione
LeggiCiao Cuore, la recensione del nuovo disco di Riccardo Sinigallia
Riccardo Sinigallia è attualmente una degli artisti italiani più importanti, pochi se lo ricordano, anzi diciamo che pochi se lo ricordano spesso, ma di fatto il cantautore romano è una delle isole felici della musica italiana dagli anni novanta ad oggi
LeggiCat Power, la recensione di Wandered
Chi ama Cat Power sa che ogni suo disco è una specie di chiamata alla fine di un lungo viaggio, tutto bene, arrivati, c’era traffico ma tutto bene. Buonanotte. I dischi dei Cat Power sono distillati di dolore e lacrime misti a chilometri di vuoto e paura di perdersi. E Wandered …
LeggiLOVE, Thegiornalisti: quando parlarne male diventa troppo facile
Parlare male dei Thegiornalisti è troppo facile, troppi elementi portano in quella direzione: un cantante paraculo come pochi, dei testi che sembrano usciti usciti da una Smemoranda del 1990 (non quelli bellissimi di Gino & Michele, ma quelli proprio dell’ipotetico proprietario sedicenne della Smemo), un successo pazzesco, dischi in classifica, …
LeggiAlessio Lega, recensione di E ti chiamaron matta
Alessio Lega è un artista che al di là di meriti e talento andrebbe amato anche solo perché è tra i pochi ad avere il coraggio di sporcarsi le mani con argomenti scomodi, difficili. Ma questo non basterebbe a rendere il cantautore salentino-milanese un artista importante, la cosa che rende …
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