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Si fa presto a dire Mindfulness

Mettendo i puntini dove la grammatica lo richiede, la prima cosa da precisare sarebbe che la MINDFULNESS arriva dal Buddismo, ma non è una religione con una serie di adepti come, erroneamente, alcuni credono. Con il passare dei secoli la parte “spirituale-religiosa” ha preso una strada culturale differente, si è allargata verso altre priorità per arrivare ai giorni nostri e poter essere praticata da tutti.
Oltre a questo cosa NON È la Mindfulness?
-Sicuramente non è un mezzo per controllare i pensieri e direzionali a nostro piacimento.
È vero che la parola “mente” potrebbe far presupporre una volontà di questo tipo, ma siamo ben lontani da questo genere di utilizzo.
-Non è solo un tipo di rilassamento. La Mindfulness e la Meditazione mirano a cose diverse. Con la Meditazione possiamo raggiungere stadi molto profondi di rilassamento. Con la Mindfulness cerchiamo di raggiungere qualcosa in più.
-Non è un mezzo per fuggire mentalmente da ciò che non ci piace.  Forse è proprio l’opposto.Essendo un livello di meditazione più specifica, la Mindfulness, non ci permette di scappare da quello che accade, anzi, CI FA RIMANERE “QUI E ORA”.
-Non è un modo per controllare il respiro. Dobbiamo abbandonare ogni serie di pregiudizio, remora e lasciare che il flusso della respirazione e dei pensieri scorra liberamente: solo così saremo partecipi e attivi.

Come agisce la Mindfulness?

-Ci aiuta a diventare consapevoli. Siamo presenti in quello che accade, senza via di fuga.
-Agisce sulla parte più inconscia e profonda, portando la mente e il cuore ad essere testimoni di ciò che accade in quel momento preciso.-Unisce il pensiero alla consapevolezza.
E qui serve una precisazione importante:Il respiro unito al pensiero, sono gli strumenti fondamentali per la pratica meditativa, ci accompagnano dall’inizio della nostra di vita  fino all’ultimo.Concentrarsi sull’atto di respirare può esserci di grande aiuto anche nella vita quotidiana.Pensate ai momenti di forte stress o addirittura di panico: respirare a fondo in modo controllato è il primo salvagente a cui aggrapparsi per non andare a fondo.Non ci facciamo caso quando respiriamo, lo facciamo meccanicamente.La consapevolezza invece è quando siamo attenti a quello che accade.Quando usiamo questa attenzione in Mindfulness stiamo parlando di PRESENZA MENTALE, che è un concetto un po’ più profondo del “semplice” prestare attenzione.Per esempio, non c’è giudizio in quello che succede, il cuore e la testa nominati poco fa, lavorano in modo più saggio lasciando andare gli eventi senza volontà di modificarli.

Come si fa Mindfulness?

Essendo una pratica che si rivolge al presente prestando attenzione a ciò che accade momento dopo momento, servono degli strumenti molto personali:IL CORPO: la respirazione è importantissima.Il respiro ci attraversa continuamente, serve quindi focalizzare l’attenzione in ogni parte del nostro corpo per innescare il meccanismo di consapevolezza.I SENSI: ovvero l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto e la vista.Avere la percezione dell’uso di ognuno di essi è già meditare profondamente, in più la testa entra in gioco nel momento in cui proviamo una sensazione gradita o sgradita e la immagazziniamo vivendola in modo presente nella mente.Riesce quindi a fornirci una risposta non solo fisica, ma anche psicologica.LE EMOZIONI: dall’uso dei sensi alle percezioni che emergono dalla testa.Desiderio, piacevolezza, dolore, rabbia?Lasciamo che arrivino e vediamo cosa accade dopo.GLI OGGETTI DELLA MENTE: l’emozione porta a qualcosa che nasce inevitabilmente dalla testa e dal cuore.Per esempio, quando voglio avere assolutamente qualcosa che fa nascere il mio desiderio dopo che gli occhi lo hanno visto e la mente l’ha tradotto in bellezza. Questo è un oggetto della mente e vale sia per le cose fisiche sia per delle condizioni psicologiche.
Tutto questo deve avvenire senza alcun giudizio.
LA MINDFULNESS È SEMPLICE, EPPURE SEMBRA DIFFICILE DA PRATICARE.Forse perché ci affidiamo sempre alle cose più complicate credendole più efficaci, in questo caso invece è tutto estremamente facile.Con il passare del tempo la nostra testa è stata in grado di elaborare concetti e teorie molto complesse, sviluppando capacità notevoli; in questo tipo di meditazione non c’è nessun esercizio difficile da svolgere.Che si tratti di sensazioni del corpo, di suoni, del nostro respiro o dei pensieri che elaboriamo, non ci viene chiesto di modificare nulla, solo osservare quello che c’è, emozioni, stati d’animo e percezioni.

QUESTA È LA MINDFULNESS

La pratica ci porta ad essere consapevoli perché è solo osservando quello che c’è, senza giudizio, che accadono i cambiamenti.
Vuoi fare un esercizio semplice?Prova a prepararti un tè o un caffè, prenditi un momento e comincia a fare i gesti che faresti di solito, ma con più attenzione nel momento i cui li svolgi.Forse rallentare i movimenti e osservare quello che succede è un aiuto maggiore.Senti il rumore dell’acqua che cambia temperatura, guarda mentre il liquido riempie la tazza, percepisci il calore tenendola in mano, guarda il colore, senti cosa accade al corpo al primo sorso.Stai attento a tutto.Sii consapevole.Fai tutto lentamente.Rilassa i muscoli, goditi questo momento semplice, ma di grande aiuto e potrebbe essere che tu ti renda conto che un caffè così non lo avevi mai bevuto.

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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