Ad Austin finora avevano vinto solo Marc Marquez, Alex Rins ed Enea Bastianini. Con lo spagnolo e il romagnolo assenti, non poteva che vincere Rins! E invece le gare sono tutt’altro che prevedibili e scontate, come ben sappiamo, e quando Francesco Bagnaia sembrava avere la vittoria in pugno…
Dopo un sabato perfetto, con pole position e Sprint vinta, il piemontese era nettamente il favorito sulla lunga distanza. Aveva iniziato la gara alla grande, fino a quando ha commesso di nuovo un erroraccio. Che pesa, tanto. Si tratta del secondo consecutivo e se in Argentina era scivolato sul bagnato, qui l’ha fatto sull’asciutto quando sembrava avere tutto sotto controllo. Non mi aspettavo che potesse nuovamente commettere questo errore, e probabilmente neanche lui. Pesa molto in Campionato, non avendo di fatto approfittato di un momento in cui né Marc Marquez né Enea Bastianini erano in pista, e potrebbe pesare molto anche a livello psicologico.
A fare il texano ci ha pensato uno straordinario Alex Rins, con la sua Rahmonda (sì, le sue moto hanno tutte un nome) che a fine gara ha accarezzato con dolcezza come a dire: “Ce l’abbiamo fatta!” Questa era la “sua” pista, vero, ma riuscire a vincere con una moto che conosce da poco, e che non è la migliore della griglia di partenza, da un valore certamente molto alto al suo risultato. Peraltro è stata anche l’unica Honda al traguardo e ha chiaramente mandato un segnale importante alla Casa alata. Casualmente è stato il primo pilota che quest’anno ho intervistato in esclusiva (potete leggerla qui) e mi aveva stupito la sua determinazione, la sua solidità e la consapevolezza dei suoi mezzi di fronte ai tanti cambiamenti, dopo i sei anni in Suzuki.
Dietro di lui a fare i fenomeni sono stati anche Luca Marini e Fabio Quartararo. Il “Maro” finalmente ha concretizzato le buone sensazioni che da tempo ha con la Ducati e, diciamolo, se l’è meritato. Sul terzo gradino del podio è salito “El Diablo” così tanto al limite e in difficoltà il sabato, che pensare a quello che è riuscito a fare domenica la dice lunga sul suo talento. Non ha nascosto la frustrazione, Fabio, ma il Campionato è appena iniziato, tutto può ancora succedere e ora si torna in Europa.