È arrivato maggio e con lui il bel tempo (si spera), ma questo non è certo un buon motivo per abbandonare la lettura. Ecco dunque la nostra consueta selezione di titoli da leggere in questo mese di alberi in fiore e ormoni che si risvegliano.
Libri da leggere Maggio 2018
David Foster Wallace, Considera l’aragosta
Di David Foster Wallace si parla molto ultimamente, a volte giustamente per la grandezza della sua opera, a volte perché lo scrittore statunitense è diventato post mortem un autore di moda che fa molto figo se citato ad una cena hipster. Pazienza questo è il destino dei grandi artisti travolti, loro malgrado dalla nomea dettata dalla macchina del fenomeno di costume.
Il bar delle grandi speranze, J.R. Moehringer
Dall’autore di Open, la biografia di Agassi, un romanzo che trasuda realtà in ogni pagina e che sembra un film su carta. J. R. Moehringer scrive un libro “da maschi”, che parla di uomini e che ha per protagonisti quasi unicamente personaggi di sesso maschile, ma che è piaciuto, e parecchio, anche ad una donna dal cuore tenero…
Leggi qui la nostra recensione
Compra Il bar delle grandi speranze
Il Natale del 1833, Mario Pomilio
Il Natale del 1833 di Mario Pomilio
è un libro di riflessioni, di gioco tra finzione e realtà, di grandissimi temi e umanissime sofferenze. Un Alessandro Manzoni tra il lutto delle persone e quello dell’ispirazione, un grande scrittore protagonista dell’ardita costruzione di un autore sicuramente più modesto ma altrettanto certamente da non dimenticare.
Un borghese piccolo piccolo – Vincenzo Cerami
Simona Maggiorelli – Attacco all’arte. La bellezza negata
Negare la bellezza pare una cosa impossibile, l’essere umano la dovrebbe ricercare per natura, eppure modi e ragioni per negarla abbondano nel passato e nel presente. Simona Maggiorelli, nel suo Attacco all’arte. La bellezza negata, propone un percorso non immediato ma profondo, cercando di navigare sul lato meno battuto della costa. Attraverso quattro esempi ci conduce nel cuore di riflessioni magari azzardate, ma non certo prive di spunti e conseguenze.
Il cinghiale che uccise Liberty Valance – Giordano Meacci
Wittgenstein diceva che se avessimo visto il mondo con gli occhi di un leone avremmo capito la sua lingua. L’esperimento mentale era divertente ma ovviamente altamente improbabile. Il fascino però di sapere cosa sono i nostri luoghi e le nostre vite senza di noi è una delle ossessioni più ricorrenti nella letteratura occidentale da Ovidio fino a “Come mi vedono gli altri” canzone filosofica e geniale di Luigi Tenco. Perciò se un folletto o uno spirito potesse mostrarci con una telecamera casa nostra, la nostra città o i nostri amici scopriremmo sicuramente un altro livello di realtà in grado probabilmente di sorprenderci grandemente.