Offrire rose alle prostitute a San Valentino

Donare un fiore ad una donna è il gesto romantico per eccellenza. Maurizio Valente compie qui un’azione tanto naturale quanto sorprendente: dona un fiore ad alcune prostitute. Stride apparentemente con il loro ruolo, ma io credo che strida di più con il ruolo che noi affibiamo loro e in cui le costringiamo senza via d’uscita. Perché le prostitute sono donne, non sono mica alieni mandati qui per soddisfare i piaceri di chi ne ha voglia. Ecco la bellezza di questo video dove sta, nel farci rendere conto che il nostro stupore è mal riposto, nel metterci davanti al nostro preconcetto.
Poi arriva il pappone che grida “O scopi o vai via!”. Va da sé che la sua considerazione per queste donne è deprecabilissima, ma la nostra considerazione è tanto diversa? Lasciate perdere che voi non le costringete a fare nulla, d’accordo quello è reato, ma non nascondetevi dietro alla legge (per altro solo quando fa comodo): chiedetevi quale considerazione avete voi delle donne che praticano la prostituzione, fino a che punto le considerate donne. Io l’ho fatto e ammetto che devo lavorarci e spero di riuscire a scrollarmi di dosso completamente l’idea che alcune azioni definiscano la femminilità, rendendo qualcuna meno donna.

Su Giuseppe Ponissa

Aga la maga; racchetta come bacchetta magica a magheggiare armonie irriverenti; manina delicata e nobile; sontuose invenzioni su letto di intelligenza tattica; volée amabilmente retrò; tessitrice ipnotica; smorzate naturali come carezze; sofferenza sui teloni; luogo della mente; ninfa incerottata; fantasia di ricami; lettera scritta a mano; ultima sigaretta della serata.

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