Milano patria del cibo, ma dopo l’Expo che succederà?

Milano si prepara ad accogliere i 20 milioni di visitatori stimati per Expo 2015. E solo nei primi nove mesi del 2014, gli imprenditori meneghini hanno aperto la bellezza di 700 ristoranti. Ok, bene, per 6 mesi lavoreranno, ma poi?

Qualunque sia il vostro giudizio su Expo 2015, una cosa in teoria dovrebbe essere certa: da maggio a ottobre a Milano ci sarà un bordello megagalattico, merito dei 20 milioni di visitatori attesi che riempiranno il capoluogo lombardo nei sei mesi di manifestazione. E visto che siamo a Milano e cioè nella patria del Dogui, l’Expo ha solleticato l’anima imprenditoriale di molti giovani milanesi. Secondo le ultime stime infatti, pare che dall’inizio del 2014 siano stati inaugurati a Milano oltre 700 ristoranti. Un numero francamente esagerato che, se da un lato ha il suo senso guardando ai 20 milioni di turisti attesi, dall’altro lascia perplessi, soprattutto se pensiamo al dopo Expo. Si parla di due/tre aperture a settimana, un ritmo che sicuramente renderà Milano all’altezza delle altre grandi città europee (dove si trova di tutto, a qualsiasi orario) ma che dopo la sbornia turistica di Expo dovrà fare i conti con la realtà. Facciamo due calcoli. Milano conta circa un milione e trecentomila abitanti, esattamente la metà di Roma. Se poi guardiamo i dati relativi all’afflusso turistico il paragone è impietoso, nel 2014 sono arrivati 16 milioni di turisti a Roma, solo 4 a Milano. E dopo Expo, a meno che non capiti un miracolo, si ritornerà allo stesso identico rapporto. Ma quindi, i nuovi ristoranti e hotel che fine faranno?  Secondo i dati di Fipe-Confcommercio in due anni ne chiuderanno uno su quattro. Ovviamente se tutto andrà bene.

 Milano vicino all’Europa 

Milano che banche che cambi 

Milano gambe aperte 

Milano che ride e si diverte

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Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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