Dov’è mia sorella? di Sven Nordqvist è un libro a figure che trasla la ricerca da un luogo fisico a uno più metafisico, in un crescendo di panorami onirici mai saturi, nonostante la pienezza, e carichi di frutti come i rami degli alberi di fico tra agosto e settembre.
Dov’è mia sorella? di Sven Nordqvist
Dopo Passeggiata col cane (QUI la recensione della nostra Francesca) Sven Nordqvist, autore e illustratore svedese, torna a farci compagnia con un albo che sin dalla copertina fa trapelare la sua inconfondibile cifra stilistica: Dov’è mia sorella?.
Edito dalla casa editrice Camelozampa nel settembre 2021 – traduzione di Samanta K. Milton Knowles – e vincitore nel 2007 del prestigioso premio letterario svedese “August Prize”, per la categoria letteratura per ragazzi, Var är min syster?, questo il titolo originale, è un condensato di dettagli infinitesimali disseminati in 36 pagine di formato cm 33, 5 x 27, 5.
Delle orme di animale, dal procedere dubbioso, catturano il nostro sguardo e ci accompagnano sin dentro la tana di una vecchia e saggia talpa, dove un topolino supplichevole sta chiedendo aiuto per ritrovare la sorella che pare scomparsa.
«Non può essere sparita del tutto. Ti aiuterò a scovare la sua chioma gialla. Ma di sicuro sei tu quello che sa meglio di tutti dove cercare».
Le tavole si popolano così di microcosmi da scandagliare attentamente alla ricerca di quell’altrettanto minuscola creatura dal crine giallo che potrebbe nascondersi ovunque, oltre il mare o dietro un divano.
L’occhio è spaesato e più lo sguardo cerca, più gli scenari si moltiplicano: sarà sull’albero, tra le pere? Sarà in mezzo alle nuvole, insieme ai gabbiani? Sarà in cima a un palazzo in città a lanciare pigne e torsoli di pera? Oppure sotto la radice di qualche albero del bosco?
I due amici, dall’alto della loro “perongolfiera”, indagano i più piccoli dettagli con la lente dell’amore fraterno che conosce dell’altro eccentricità, talenti, debolezze, ambizioni, paure, sogni e che riesce a mettere luce in un giorno su cui sta calando la sera.
Dov’è mia sorella? è un libro a figure che trasla la ricerca da un luogo fisico a uno più metafisico, in un crescendo di panorami onirici mai saturi, nonostante la pienezza, e carichi di frutti come i rami degli alberi di fico tra agosto e settembre.
Spunti didattici
La lettura di questo “libro del brulichio” è adatta sin dalla scuola dell’infanzia; le tavole si prestano a molteplici interpretazioni e invitano il piccolo o grande avventore a trovare sempre nuovi spunti di lettura e tante storie nella storia. Un gioco creativo che accompagna i bambini a sperimentare punti di vista e prospettive differenti.
Può rappresentare anche un ottimo strumento d’indagine del quotidiano insieme alla domanda Dov’é mia…?; l’importanza di partire dagli orizzonti esperienziali di ciascuno è garanzia di un progettare didattico di senso e motivante.
Lo consigliamo a… chi recita “Sant’Antòni pien ëd virtù feme trové lòn ch’i l’hai perdu” per ritrovare le cose smarrite, a chi “Ai dettagli ci pensiamo poi…” e a chi crede nelle storie infinite.
Sven Nordqvist – Dov’è mia sorella? – Camelozampa
Traduzione: Samanta K. Milton Knowles