Ennio Morricone, My Life in Music – Un’attesa che ripaga

Si è fatto tanto attendere il concerto di Ennio Morricone. Si è tenuto infine sabato 7 marzo al Mediolanum Forum di Assago, ma era previsto per l’8 novembre scorso, rimandato per problemi di salute del Maestro. Lo abbiamo aspettato tanto questo concerto, dal titolo “My life in music”, ma ne è valsa certamente la pena

Morricone viene accolto da una standing ovation prima ancora di iniziare. E già lì partono i brividi, prima ancora di sentire intonare le prime note. Forum strapieno, un’arena da concerto rock trasformata per questa volta in sala da musica delle grandi occasioni, con sedie disposte anche nel parterre.
Morricone è piccolo ed esile, eppure da quel palco da cui dirige trae una forza incredibile. Sembra quasi timido, certamente molto umile quando riceve gli applausi e si inchina, si vede che lo sente tutto quell’affetto e quella riverenza che prova il pubblico e anche la sua stessa orchestra, di fronte ad un “mostro sacro” delle musica. Basta un suo cenno per richiamare l’attenzione incondizionata della filarmonica nazionale ceca e del coro di Verona che lo accompagnano, anche durante il concerto, quando con un gesto – impercettibile ma saldo – interrompe l’esecuzione per lasciare spazio agli applausi a scena aperta che il pubblico non è riuscito a trattenere. Con quelle dita esili e quelle mani sottili, dirige con una maestria, un carisma e una naturalezza che riescono comunque a sorprendere, nonostante mi fossi preparata ad assistere ad un concerto unico. 86 anni portati con classe e lo si vede quando chiede ai musicisti che hanno suonato passaggi importanti in alcuni brani di alzarsi insieme a lui per prendere gli applausi, condividendo con loro il suo successo.
Musiche da brividi, che commuovono ed emozionano, un coro che, se sentito in alcuni spezzoni di film sembra quasi un sottofondo, mentre dal vivo acquista una potenza inimmaginabile (è il caso del brano che io da ignorante chiamo Sean sean e che invece è la colonna sonora di Giù la testa, western targato Sergio Leone). Una musica piena e ricca (170 elementi tra musicisti e cantanti, per farli accomodare tutti all’inizio del concerto ci sono voluti quasi cinque minuti) che dal vivo è potente come solo la musica classica sa essere (il brano tratto da Mission è strepitoso). E una personalità come quella di Morricone che, non solo dirige e conduce, ma accompagna la musica verso il pubblico e la cuce perfettamente sulle emozioni che è stata scritta per suscitare.

Acquista qui i biglietti per gli altri concerti di Morricone  Logo_TicketOne

Su Elisa

Se si può dire di una cosa non facile nella mia vita è il rapporto con la scrittura… beh, ripensandoci, non è proprio l’unica cosa non facile. Ma d’altronde, se no, che noia sarebbe? A complicare il tutto, da buon Pesci, la costanza non è la mia dote migliore quindi su questo blog mi vedrete e non mi vedrete. Non sono parente di Houdini né tantomeno del divino Otelma, ma solo una giovane donna con la passione del cinema (odio quando mi danno della signora. Per galateo, dicono…). Sembro seria, ma non lo sono. E come potrei esserlo dopo aver scritto una tesi di laurea su Sex and the city?!?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.