Te ne dovevi andare -Daniel Kehlmann

“Lui ha annuito, indicato un punto sopra la mia testa e domandato: Abitate lassù?
Mi ci è voluto un attimo per capire che il gesto si riferiva alla casa. Deciso a emulare la sua laconicità, ho annuito anch’io.
Ah, ha detto.
Sì , ho detto.
Già, a detto e, ho detto.
Non è successo ancora nulla?
Scusi?
Lui è rimasto in silenzio.”


Fatemi riunire i millecinquecento pezzi del puzzle per colore e poi possiamo partire.
Come vi racconto questo libro? Questo minuscolo volume che ci porta in un sogno destabilizzante simile ad un’opera di Escher.
Sapete quelle scale che conducono ad altre scale infinite? Quelle prospettive impossibili create con geometria incredibile? Ecco, siamo in una situazione letteralmente uguale.
Uno sceneggiatore in cerca di quiete ed ispirazione, prende in affitto una casa isolata sulle pendici di una valle tranquilla tra due ghiacciai.
Lui, la moglie Susanna e la piccola Esther entreranno in quella che sarà una realtà distorta.
O forse è solo la trama di uno dei suoi film?
Uno di quelli che riempiono le pagine del suo block-notes, frasi, parole scritte e poi cancellate, mai terminate e non ricordate.
Iniziano a succede cose strane in quel luogo, perfino gli abitanti della zona sono incuriositi dalla scelta di questa famiglia ignara di quello che li aspetta.
Fanno domande ambigue, scrutano il forestiero e gli consigliano di andarsene alla svelta.
Forse sarà la sua immaginazione, ma la casa sembra non collaborare, se così si può dire: la grande vetrata davanti alla quale è solito mettersi a lavorare, non lo riflette, è come se lui non fosse nella stanza. E perfino gli angoli retti non misurano novanta gradi, goniometro alla mano.
Vi confido un segreto: non è stato subito chiaro dove stessimo andando a parare con questa storia, poi improvvisamente, mi sono ricordata di un film visto pochi mesi fa.
C’erano troppe analogie, come se stessi rivivendo le situazioni in modo molto più chiaro, con volti, ambienti e suspence già conosciuta, poi eccomi a ricordare che esiste una pellicola tratta da questo romanzo. E pure fatta bene, con Kevin Bacon nel ruolo del protagonista.
Ed è con vibrante enfasi che vi invito a scoprirla solo dopo aver girato l’ultima pagina. Vi servirà, fidatevi.

Autore: Daniel Kehlmann
Traduzione: Monica Pesetti
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2022
Anno di prima pubblicazione: 2016
Pagine: 93
Pic by: Clara Rigamonti

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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