“ « Giovanotto, giovanotto, » brontolò in tono di disappunto « che cosa intende dire? Non vuole abbandonare finalmente la sua tattica sbagliata, continuiamo a fare gli innocenti? Non ha ancora capito? Bisogna confessare, che lo si voglia o no, c’è sempre qualcosa da confessare, dovrebbe cominciare a intuirlo! » “.
Alfredo Traps è un bell’uomo, quarantacinque anni, una moglie paziente che lo attende a casa con i loro quatto figli e un lavoro che lo vede mangiare quotidianamente chilometri per vendere articoli tessili.
La suo intento sarebbe quello di raggiungere il focolare prima che faccia buio, peccato che la sua Studebaker inizi a fare le bizze, lasciandolo in panne e con un dilemma da affrontare: andare alla stazione ferroviaria più vicina o cercare un tetto per la notte?
In paese gli indicano dove poter alloggiare senza problemi ed è così che inizia questa “storia ancora possibile” del nostro eroe, un uomo ignaro di quello che la serata sta per presentargli.
La villa che pare ospitare alle volte dei forestieri è di proprietà di un uomo di legge, questo è quello che Terence percepisce una volta entrato nella stanza che l’anziano ospite gli assegna.
Testi di procedura penale, diritto romano e titoli riguardanti reati e pena capitale: inizia a pensare di aver fatto male ad accettare, ma ormai era lì e poi il vecchio non gli aveva chiesto denaro in cambio.
Quindi perché no? Un letto comodo e una cena servita, erano meglio di niente.
Un vero e proprio banchetto che aspettava alcuni invitati a giudicare dai tre uomini che si sarebbero uniti a loro per la serata. Quattro pensionati, un giudice, un avvocato, un pubblico ministero e un boia, avvezzi al passatempo di ritrovarsi davanti a prelibatezze varie e inscenare i grandi processi della storia.
Per Terence è la svolta alla serata, divertente questo aspetto ludico, peccato che non possa prestarsi al gioco: lui non ha commesso nessun delitto.
Ma serve una confessione, costi quel che costi.
E il gioco diventerà sempre più allarmante.
Autore: Friedrich Dürrenmatt
Traduzione: Eugenio Bernardi
Casa editrice: Adelphi
Anno di pubblicazione: 2014
Anno di prima pubblicazione: 1956
Pagine: 87
Pic by: Clara Rigamonti