Bruce Springsteen e Luciano Ligabue hanno da poco pubblicato i loro nuovi singoli, Letter to You e La Ragazza dei tuoi sogni. Noi ne abbiamo approfittato per fare un parallelismo tra due icone (con casse di risonanza differenti, of course) capaci di un rapporto col pubblico tanto sincero quanto unico
I devoti di Bruce Springsteen non lo hanno mai accettato (almeno quelli italiani, perché quelli stranieri, probabilmente, manco sanno chi sia Ligabue), ma che Luciano Ligabue sia un po’ il Bruce Springsteen italiano è ormai una verità di fatto.
Paragone che funziona ma che di certo ha dei limiti. Tutti e due i rocker hanno sempre considerato l’impegno civile come una parte fondante, più che fondamentale, della loro musica. Ma se è vero che se Bruce Springsteen si è spesso messo in prima linea per dei leader politici oltre che per degli ideali, ricordiamo il caso dei concerti per Mister Obama, Luciano Ligabue si è invece sempre ritagliato un ruolo meno esposto, pur esprimendo sempre le proprie idee riguardo al mondo. Ricordiamo che Ligabue fra i primi intravide la congiunzione di M5S – PD, partecipando al V-Day ma anche confermando sempre il proprio sostegno al Partito Democratico.
Generalizziamo un po’, non fateci caso.
Tutti e due hanno anche un grande mentore diventato famoso per le parole abbinate a pochi accordi di chitarra, parliamo di Bob Dylan per entrambi, e Francesco Guccini per il solo Liga.
Quello che poi è indubbio è che entrambi hanno creato un rapporto con il proprio pubblico basato esclusivamente sull’emotività e la sincerità, un rapporto giocato con un’umanità semplice coniugata alla riservatezza per il rocker emiliano ed alla simpatia per il Boss. Rapporto che si è mantenuto fra più generazioni, riuscendo a cogliere l’interesse ancora oggi anche dei più giovani.
Detto ciò, i due rocker nel loro paese sono ormai delle istituzioni per parole, musica e atteggiamento, ed anche a distanza di anni dai loro esordi, ogni volta che i due escono con delle nuove produzioni tutto si ferma per ascoltare cosa hanno scritto di nuovo.
Perciò oggi vi raccontiamo la nostra prima impressione dei due singoli appena usciti: Letter to you e La ragazza dei tuoi sogni, rispettivamente di Bruce Springsteen e Luciano Ligabue.
In questi giorni Bruce Springsteen ha pubblicato un nuovo singolo dal titolo “Letter to you”, canzone che arriva dopo due anni di silenzio editoriale. Ma la novità più grossa ancor prima di ascoltare la canzone che anticipa l’album omonimo “Letter to you”, è la notizia che a registrare questo album con il Boss è stata la mitica E-Street Band, ensemble che ha scritto alcune delle pagine migliori del rocker americano. Come annunciato da Springsteen stesso l’intero disco è stato registrato in presa diretta, ovvero suonato live, metodo produttivo che di certo restituisce parte della potenza che la band è in grado di scatenare durante un concerto. Le parole entusiastiche del Boss corrispondono a verità sin dai primi ascolti, infatti Letter to you suona come un brano classicamente rock suonato in un piccolo club. L’intro di chitarra sottolineato dalla batteria, ci porta subito dentro ad un canzone intensa, che non a caso quando entra la voce roca del Boss si svuota per lasciare spazio alle parole e alle poche note di piano. Niente di nuovo, niente di innovativo, ma in compenso un suono pieno, caldo, denso meravigliosamente in linea. La sensazione è quella di una dolce malinconia, si guarda indietro ma senza dolore, con compassione.
Il testo è commovente come l’arrangiamento, c’è un uomo che ricorda e che si inginocchia di fronte alla commozione della vita, c’è una speranza, ma soprattutto c’è un destinarlo che riceverà una bellissima lettera d’amore. Piccolo particolare che va notato: il falsetto, tecnica sempre usata con parsimonia da Springsteen, in questo pezzo abbonda e ci piace molto.
Anche per Luciano Ligabue le luci sono soffuse, infatti La ragazza dei tuoi sogni è una ballata profonda e sinistra da mani sporche nella marmellata. Atmosfera che riesce particolarmente congeniale ad esaltare le corde vocali del Ligabue ma anche il suono della sua band. Una bella batteria piena e con tanta potenza fa da base per un bel riff di chitarra di quelli che Poggi Pollini non sbaglia mai. Ma la cosa che salta più all’occhio di certo è la linea vocale che Luciano Ligabue ha cucito tratto per tratto. La strofa è interessante ma (correttamente) piatta per dare ancora più potenza ad uno special e ad un ritornello davvero molto emozionante. Mentre si ascolta La ragazza dei tuoi sogni vengono in mente pezzi strappacuore degli anni ‘80-‘90 e la cosa è molto intrigante perché ci si rende conto che sarebbe stata un’ottima canzone cantata da chiunque, e suonata in qualunque maniera. Fatto che ci permette di dire che è inutile chiedersi se il Liga sia ancora rock o se lo sia mai stato: Luciano Ligabue è un grande scrittore di canzoni italiane, pop o rock poco importa.