Islanda, un paese tutto da scoprire – Diario di Viaggio – Parte 2

Una panoramica

A grandi linee il viaggio ha incluso le cascate più famose d’Islanda, da Svartifoss a Skogafoss e Seljandfoss (sì, “foss” significa “cascata” in islandese), gli immancabili (e sorprendenti) geyser, la visita di diversi fari, della laguna degli iceberg (Jokularson, meravigliosa) e della spiaggia nera (stranissima!) il passaggio nello splendido paesino di pescatori Stykkisholmur, la penisola dello Snaefell e infine il ritorno alla civiltà a Reykjavik, la capitale.
Le cascate, per quanto si possano considerare posti “turistici” (e questo ha voluto dire per la maggior parte turisti asiatici) sono assolutamente da vedere. Io sono rimasta totalmente affascinata davanti a queste immensità e sarei rimasta a guardarle per ore. Il “problema”, almeno per me, era l’arrivarci e il tornare indietro. Qui è uscita tutta la mia anima ligure che ha ben poco a che fare con il ghiaccio e i sentieri spesso ghiacciati diventavano una sfida perenne. Se a questo poi si aggiungono le vertigini, capirete che non è stata una passeggiata. Fortunatamente ho avuto qualcuno disposto ad aiutarmi, in ogni occasione, e questo mi ha facilitato notevolmente il compito. Risultato: zero culate e/o scivolate, e un sospiro di sollievo appena arrivata a destinazione. Una conquista!

Meteo

“Se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà”. Ecco, questo proverbio islandese è vero, ma per me che sono un’inguaribile ottimista notavo più i miglioramenti che i peggioramenti. Il meteo cambiava con una rapidità irrefrenabile: cinque minuti prima facevi di tutto per ripararti dalla pioggia e poi alzi gli occhi al cielo e vedi l’azzurro. Allo stesso modo dalla pioggia si passava rapidamente alla neve, e più di una volta è accaduto, ma tutto sommato ci è andata bene.
Un altro aspetto “caratteristico” dell’Islanda, anche se non è proprio carino dire così, è l’odore di zolfo che spesso si respira, che detto più comunemente e volgarmente è “puzza di uovo marcio”. È una sensazione piuttosto fastidiosa, alla quale non siamo abituati, ma la cosa peggiore è quando si apre il rubinetto della cucina e l’acqua puzza di zolfo (anche quella della doccia). Ecco quella non sono riuscita a berla (ma l’ho usata per lavarmi). Un’esperienza, insomma!

Cibo tipico

Non me ne vogliano gli animalisti, ma quando viaggio adoro assaggiare i piatti tipici. È un aspetto secondo me quasi necessario per capire l’essenza del popolo ospitante. A eccezione della Tailandia, dove le uniche cose tipiche che non ho mangiato sono state cavallette e insetti vari (e non lo farò mai) per il resto ho sempre gustato i sapori tipici e sono partita per l’Islanda con due obiettivi: la balena e lo squalo. Soprattutto quest’ultimo, mi affascinava molto, dopo che in una puntata di “Il testimone” avevo visto Pif che lo assaggiava (con tanto di faccia schifata). La balena è buona, il sapore ricorda molto quello della carne rossa e spesso viene servita con una salsina marroncina detta “senape inglese”. Lo squalo (fermentato), invece, è stata una vera esperienza, per quanto mi riguarda positiva. Ne servono proprio un quadratino a testa e appena ce l’hai in mano senti una puzza tremenda di ammoniaca. Te lo danno accompagnato da un bicchierino di acquavite islandese (prodotta dalla fermentazione di patate e aromatizzata con semi di cumino), che si beve subito dopo averlo mangiato. E a me è piaciuto! Certo, non rientra nella mia lista di cibi preferiti e non è un cibo che mangerei tutti i giorni alla fine del pasto, però ha superato le mie aspettative. Voto: 8.
Per il resto, in Islanda i piatti principali sono il pesce, il cavallo – praticamente l’unico animale che abbiamo visto durante il viaggio – l’agnello e la pecora, oltre alle solite patate e verdura di contorno. Per iniziare il menù i ristoranti propongono sempre una zuppa e per concludere ci sono ad aspettarti dolci belli carichi, spesso con caramello, cioccolato e panna. Pensavo (decisamente) peggio! Il terzo e ultimo appuntamento con il resoconto del viaggio in Islanda è per lunedì 4 febbraio! Non perdetevelo!

Islanda, un paese tutto da scoprire – Diario di Viaggio – Parte 1

Islanda, un paese tutto da scoprire – Diario di viaggio – Parte 3

Su Serena Zunino

Ligure d'origine, milanese di adozione, vivo le passioni in maniera viscerale - per la felicità di chi mi sta vicino - e sono curiosa come una scimmia

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