Sette minuti dopo la mezzanotte - Patrick Ness, Siobhan Dowd

Sette minuti dopo la mezzanotte – Patrick Ness, Siobhan Dowd

Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness racconta di come un bambino di nome Conor venga a contatto con un argomento per tutti considerato un tabù: la morte. In particolare, il protagonista della storia dovrà fare i conti con il dolore della malattia della madre e, di conseguenza, con tutto ciò che è a esso connesso.

Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness, Siobhan Dowd

Questo libro, titolo originale A monster calls, è stato scritto da Patrick Ness nel 2011 e pubblicato in Italia da Mondadori nel 2012. Per essere più precisi, è necessario ricordare che quest’opera, in realtà, è stata scritta a quattro mani: Ness, infatti, ha raccolto in eredità la bozza e l’inizio della storia scritte da Siobhan Dowd, autrice inglese scomparsa prematuramente. Questo testo diviene un oggetto letterario a tutti gli effetti grazie alle illustrazioni in bianco e nero, intense e incisive, realizzate da Jim Kay.

Il mostro si presentò poco dopo la mezzanotte. È così che fanno.
Conor era sveglio quando arrivò.
Aveva avuto un incubo. Be’, non un incubo: l’incubo. Quello ricorrente che da qualche tempo l’ossessionava.

È così che inizia la storia di Conor, o forse è meglio dire la nostra storia. Infatti anche se le tematiche trattate non ci coinvolgono direttamente, queste pagine ci rapiscono e ci emozionano (e bisogna ammetterlo: a volte ci hanno fatto anche piangere). 

Il protagonista, Conor O’Malley, è un ragazzo di  13 anni che viene posto dalla vita davanti a una situazione assai difficile. Nonostante la giovane età, egli è costretto a fare i conti con la terribile malattia che ha colpito la sua mamma. Questo sarà l’evento scatenante che darà il via a una serie di reazioni a catena. L’incubo, l’incontro con il mostro, le vessazioni subite a scuola, lo strano rapporto con la sua nonna materna e la voglia di normalità.

Un mostro insolito

Conor attraverserà questo spaccato della sua esistenza accompagnato da un insolito mostro, un mostro diverso da quelli delle fiabe o che siamo soliti vedere nei film fantasy: questo mostro è un albero, per la precisione un tasso. La scelta di questo arbusto è tutt’altro che casuale, visto il forte significato che possiede. Esso, infatti, è da sempre associato alla morte a causa della sua alta tossicità, tanto da guadagnarsi il soprannome di “albero della morte”. Il tasso però, come ci spiega il testo, possiede un’altra caratteristica fondamentale: è un albero che sì per certi versi può portare alla morte, ma allo stesso tempo, se impiegato correttamente, risulta efficace nella cura del cancro.

Il tasso mostra a noi e a Conor che la vita e la morte sono inevitabilmente legate da un file rouge che nessuno può spezzare e che devono necessariamente coesistere. Il nostro protagonista si fa portavoce di sentimenti contrastanti: rabbia, sofferenza, paura, solitudine, voglia di vivere, voglia di normalità, tutte cose comprensibilmente giuste.

Questo libro è anche una storia sulla potenza delle storie: il mostro si servirà di alcuni racconti per aiutare Conor a vincere le sue paure e arrivare alla verità, attraverso ipotesi e ragionamenti. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che le storie sono importanti sia per gli adulti sia per i bambini, in quanto vanno a colmare la mancanza di senso che segna alcuni degli eventi che si verificano nel quotidiano.

Le storie sono creature selvagge e indomite, continuo il mostro. Quando le liberi, chi può sapere quali sconvolgimenti potranno compiere?

Spunti didattici:

Si tratta un romanzo per ragazzi da proporre come lettura individuale agli alunni della scuola secondaria di primo grado. Successivamente si può pensare di condividere in grande gruppo le riflessioni e i pensieri evocati da questa storia che tratta tematiche assai delicate e non semplici. A tal proposito due studiosi di letteratura per l’infanzia, Walter Benjamin e Bruno Bettelheim, ci ricordano che le storie sono degli spazi protetti in cui i bambini possono esplorare sfide e paure che potrebbero incontrare nella realtà.

Lo consigliamo a… chi riconosce e accetta le proprie paure, a chi sa prendersi il suo tempo per affrontarle, a chi non si lascia sopraffare dagli eventi, a chi anche dopo essersi fatto travolgere da un mare in tempesta trova la forza per nuotare tra le onde e riemergere.

Patrick Ness, Siobhan Dowd – Sette minuti dopo la mezzanotteMondadori
Traduzione: Giuseppe Iacobaci, Illustrazioni: Jim Kay

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Su Ilaria Dui

Laureata in Scienze della Formazione primaria, specializzata in messaggi vocali dai 4 minuti in su, dottoranda in Netflix, amante di storie di qualsivoglia tipo, ladra di abiti di sorelle maggiori, carnivora di professione, goffa come secondo lavoro. Tra una pista da sci e il duomo di Milano, tra amici montagnini e amici San Carlini, mi piace pensare di poter percorrere diverse strade fatte di punti di vista diversi e dettagli opposti, il tutto con una vecchia auto perennemente dal meccanico grazie a un conto corrente perennemente in rosso

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