Formula1 – Gran premio Brasile – Buongiorno Rosberg, con il cornetto gradisce un po’ di caffè? Ah no, si è svegliato troppo tardi, è finito

Formula1 – Gran premio Brasile. Per Rosberg è suonata la sveglia. Il tedesco vince e mette al sicuro il secondo posto nel mondiale. Ma non potevi svegliarti prima?! Dopo la conquista del titolo da parte del suo compagno di squadra, Nico è un’altra persona: quattro pole position consecutive e due vittorie negli ultimi due Gran Premi.

Probabilmente oltre alla caponata non digerisce neanche la pressione psicologica. A dirla tutta anche Hamilton ha avuto qualche problemino di digestione nonostante il secondo posto. Sabato, infatti, ha fatto fatica a mandare giù la pole position del suo compagno di squadra e con un atteggiamento assolutamente antisportivo non si è presentato alla foto di rito dopo le qualifiche. Oggi è dovuto ricorrere alla citrosodina per digerire la vittoria di Rosberg su un circuito dove, udite udite, non ha mai vinto. C’è da dire che questa, in generale, non è stata di certo una buona settimana per lui. Ha fatto un incidente a Montecarlo con la sua Pagani Zonda da due milioni di euro e in più si è beccato una tiratina di orecchie da parte di Jean Todt perché secondo Mickey Mouse il neo campione del mondo dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio. Hamilton ha provato a difendersi dichiarando che, al tornantino, il piede gli si è incastrato tra acceleratore e freno ma, ovviamente, non gli ha creduto nessuno. Fatto sta che in Brasile è arrivato pensando alla macchina parcheggiata in carrozzeria e i risultati si sono visti.
È chiaro che stiamo parlando di risultati riferiti al suo compagno di squadra e al pianeta Mercedes perché se guardiamo a tutti gli altri la distanza è abissale. Solo le due Ferrari di Vettel e di Raikkonen non sono state doppiate dalle frecce d’argento ottenendo rispettivamente il terzo e il quarto posto. Una buona gara da parte delle rosse che hanno provato anche a differenziare le strategie pur di non rimanere spettatrici ma, alla fine dei 71 giri previsti, il distacco dalle Mercedes è rimasto significativo.
Nella gara degli altri è da evidenziare la prestazione di Verstappen che, a poco più di diciotto anni, ha realizzato il più bel sorpasso all’esterno della stagione, confermandosi sempre di più il Maradona della Formula 1.
Volevo chiudere con una nota storica: dieci anni fa Alonso vinceva, su questo circuito, il suo primo Gran Premio; in questo weekend è riuscito a prendere un po’ di sole e a ottenere un quindicesimo posto. Come passano gli anni!

Su rossopero

Rosso perché a circa otto anni dicevo ai miei che da grande sarei diventato un pilota della Ferrari ( con mio padre che mi accompagnava ogni volta dal medico sperando in una cura). Però perché una volta guarito, mi sono dedicato ai primi esperimenti con la corrente elettrica iniziando a infilare le dita nelle prese, gironzolando a piedi nudi per casa. Con una percezione del rischio completamente azzerata e spinto da questa strana curiosità per le cose elettriche, ho preso la laurea in ingegneria dando fondo a tutti i miei risparmi. Rossoperò perché oggi mi ritrovo a lavorare sulle automobili, passando anche da Maranello, a un passo da quello che è stato il mio sogno. Seguo assiduamente la F1 e suono il sassofono…come non essere felice!

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