Formula1 – GP Australia – Si volta pagina per leggere lo stesso libro?

Formula1 – GP Australia. Si riaccendono finalmente i motori della Formula 1 2016. Con l’inverno ormai alle spalle, il campionato riparte dalla lontanissima Australia, come accade da vent’anni a questa parte.

Dopo una partenza da dimenticare, Rosberg, il piccolo principe, assetato di riscatto vince, ma Hamilton non sta di certo a guardare. A guardare, il gran premio dai box, ci pensa invece Kimi, costretto al ritiro dopo un principio di incendio che gli ha affumicato il casco e la nuca. C’è da dire che capitano veramente tutte a lui!
Novità rispetto all’anno scorso tante e ve le racconterò via via! Oggi iniziamo con l’esordio delle nuove qualifiche che hanno introdotto un meccanismo di eliminazione ogni 90 secondi. In pratica restano le tre sessioni Q1, Q2 e Q3 ma per ogni sessione, rispettivamente dopo sette, sei e cinque minuti il pilota più lento viene eliminato ogni 90 secondi.
Torniamo in gara. Potete immaginare il caos che la nuova regola di qualifica ha innescato per le strategie, caos che però non ha intaccato Hamilton che ha tenuto giù il piede e ha ottenuto la cinquantesima pole position in carriera davanti al suo compagno di squadra Rosberg e alle due rosse di Vettel e Raikkonen.

Alla partenza accade quello che nessuno si poteva immaginare. Le due rosse come cavalli imbizzarriti bruciano le frecce d’argento che scivolano in terza (Rosberg) e sesta posizione (Hamilton). In quel momento, completamente strafatto di incredulità, sono finito come un geco attaccato al soffitto. Che czz…è successo?! Probabilmente il nuovo sistema di partenza! Infatti mentre l’anno scorso per gestire la partenza si poteva agire su due leve, da quest’anno la leva è una sola ed evidentemente a Maranello ce l’hanno più prestante. La gara non poteva iniziare meglio di così; vedere le due rosse davanti a tutti alla prima gara di stagione è stato surreale. Purtroppo il sogno è durato poco perché mentre noi Ferraristi, per la gioia, eravamo in preda ad atti di vandalismo stile Fantozzi al mercoledì di coppa, Toto Wolff faceva montare su entrambe le monoposto gomma media bianca, passando dunque ad una strategia su una sola sosta. Mossa decisamente vincente, resa ancora più disarmante dall’ingresso della safety car al 17mo giro dopo un incidente spaventoso tra Gutierrez e Alonso. Da lì in avanti, la Ferrari non è riuscita più a reagire. Kimi, al 23mo giro si è dovuto ritirare per problemi di affidabilità e Vettel dopo il secondo pit stop è scivolato in terza posizione.

A distanza di un anno per la Ferrari il risultato è lo stesso! Non so ancora se ciò è un bene o un male. Certamente dopo la rivoluzione invernale la rossa sembra essere più competitiva rispetto all’anno scorso ma l’evoluzione Mercedes desta anche stavolta una certa preoccupazione. Sono proprio curioso di vedere che cosa succederà tra due settimane in Bahrain. Nel complesso la gara è stata entusiasmante, con tanti sorpassi anche da parte di scuderie minori. Da segnalare l’ottimo quarto posto di Ricciardo su Redbull, il sesto posto di Grosjean sulla esordiente Haas che torna in Formula 1 dopo trent’anni, la nona e decima posizione dei due torelli di Faenza Sainz e Verstappen. Amici i motori sono caldi e la stagione è lunghissima. Non rimane che godersela fino alla fine!!! Rossoperò è tornaaaatoooooo!

Su rossopero

Rosso perché a circa otto anni dicevo ai miei che da grande sarei diventato un pilota della Ferrari ( con mio padre che mi accompagnava ogni volta dal medico sperando in una cura). Però perché una volta guarito, mi sono dedicato ai primi esperimenti con la corrente elettrica iniziando a infilare le dita nelle prese, gironzolando a piedi nudi per casa. Con una percezione del rischio completamente azzerata e spinto da questa strana curiosità per le cose elettriche, ho preso la laurea in ingegneria dando fondo a tutti i miei risparmi. Rossoperò perché oggi mi ritrovo a lavorare sulle automobili, passando anche da Maranello, a un passo da quello che è stato il mio sogno. Seguo assiduamente la F1 e suono il sassofono…come non essere felice!

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