Formula 1 GP di Montreal 2015 – Sempre e ancora Hamilton

Formula 1 GP di Montreal 2015 – Gran Premio del Canada, Hamilton piglia tutto… per l’ennesima volta. Fosse stato un film vi avrei bruciato il finale, ma il risultato di questi primi gran premi è veramente troppo scontato.

E tanto per cambiare ennesima bastonata per il compagno di squadra Rosberg (2° all’arrivo) al quale resta solo l’illusione di potergli restare vicino.
Kimi Raikkonen invece ha deciso bene di buttare via il podio (visto che quest’anno ne ha già accumulati tanti) andando in testa coda a metà gara, regalando la posizione a Bottas (3° all’arrivo) e distruggendo tutto quello che di buono aveva fatto in qualifica e alla partenza. Problema tecnico, scarico di potenza improvviso? Io dubito, si è semplicemente addormentato nel momento sbagliato con il piede sull’acceleratore, spalmando per bene le gomme sull’asfalto. La strigliata del capo Arrivabene a Montecarlo non è bastata e per il finlandese gli esami da superare diventano troppo difficili in ottica rinnovo.
Un gran premio senza grandi colpi di scena se non la spettacolare rimonta di Vettel (5° all’arrivo) e di Massa (6° all’arrivo) partiti entrambi dalle retrovie a causa di problemi tecnici in qualifica. A dirla tutta il tedesco si è beccato anche una penalità per aver sorpassato nelle prove libere con bandiera rossa, ma si sa la bandiera rossa è sempre fonte di confusione. Se Vettel fosse partito davanti? Avremmo sicuramente avuto un podio in più perché il secchione della Formula 1 non avrebbe mai fatto un errore così stupido.
Molto bene dunque per la Williams che, dopo il disastro di Montecarlo, festeggia il primo podio della stagione e per le Lotus di Maldonado (7° all’arrivo) e di Grosjean (10° all’arrivo) che conquistano i primi punti della stagione. E visto che nelle prime 10 posizioni troviamo sette monoposto motorizzate Mercedes, mi viene il dubbio che Toto Wolff (Team principal Mercedes) abbia svelato qualche segreto anche ai suoi clienti (Williams, Lotus e Force India) per ostacolare la Rossa su più fronti.
Certo, in questo gran premio, noi ferraristi ci aspettavo si potesse andare avanti, anche grazie al nuovo e più potente motore che la casa di Maranello ha confezionato per ridurre il gap di prestazione con la Mercedes e invece abbiamo fatto un passo indietro! Avrà portato sfiga Marchionne, ieri per la prima volta presente sul circuito come presidente della Ferrari o il cognome del Team Principal (Arrivabene…)? Non lo so, ma di certo tra quindici giorni per il Gran Premio d’Austria bisognerà fare molto meglio.

Su rossopero

Rosso perché a circa otto anni dicevo ai miei che da grande sarei diventato un pilota della Ferrari ( con mio padre che mi accompagnava ogni volta dal medico sperando in una cura). Però perché una volta guarito, mi sono dedicato ai primi esperimenti con la corrente elettrica iniziando a infilare le dita nelle prese, gironzolando a piedi nudi per casa. Con una percezione del rischio completamente azzerata e spinto da questa strana curiosità per le cose elettriche, ho preso la laurea in ingegneria dando fondo a tutti i miei risparmi. Rossoperò perché oggi mi ritrovo a lavorare sulle automobili, passando anche da Maranello, a un passo da quello che è stato il mio sogno. Seguo assiduamente la F1 e suono il sassofono…come non essere felice!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.