Ducati Panigale 1299 S – La “moto rassegna stampa”

Qualche giorno fa le testate di settore hanno potuto provare l’attesissima Ducati Panigale 1299 S sul circuito portoghese di Portimao. E EsteticaMente che c’entra, direte voi? Niente in effetti, però leggiamo tanto, ci piacciono le cose belle e quindi eccovi un bel sunto di tutto quello che hanno detto gli espertoni su una delle sportive più attese dell’anno. Ce ne parlano in ordine sparso: Motociclismo.it, Moto.it, inSella.it e Dueruote.it

Ducati 1299 Panigale S – La rassegna stampa

Ecco cosa pensano i tester delle principali testate giornalistiche di settore della nuova Ducati 1299 Panigale S. Se invece volete capire il senso di questa rassegna stampa, cliccate QUI.

MOTORE

Motociclismo – Beh. Per prima cosa, è tornata ad essere una Ducatona. Avete presente, no?  Entri in terza in quella curva che forse sarebbe meglio fare in seconda, prendi in mano il gas e broooooo* lei ti tira fuori con una bella spinta consistente. Riconosci che questo motore è un Superquadro perché quando distendi le marce spinge come un toro, ma dove prima si “siedeva”, accelerando poco convinto, ora ha una bella coppia. Alla fin fine riconosci sotto tutti i punti di vista la cara, esaltante Panigale. Ma in modo migliore.

inSella – Prima abbiamo parlato di miracoli e, quelli più sostanziosi, ovviamente si possono notare a motore “acceso”, l’aumento di cilindrata ha, di fatto, eliminato uno dei difetti principali della vecchia Panigale, ossia il vuoto di potenza ai medi regimi. Il Superquadro pompato a 1.285 spinge bene fin dai 3.000 giri, ma è superati i 5.000 che la spinta è violenta e irruente, quasi come quella delle SBK ufficiali di qualche anno fa. Le sensazioni in pista confermano i dati: l’erogazione del nuovo motore è più potente a ogni regime, ma allo stesso tempo, più lineare, una qualità preziosa che permette di raggiungere il feeling necessario per andare forte fin dalle prime tornate.

Moto.it – Il motore spinge con una linearità e una forza sconosciute alla 1199, in particolar modo ai medi regimi. Scendere nella zona bassa del contagiri con la 1299 non è più un problema, la schiena del bicilindrico ci riporta indietro nel tempo a quando i due cilindri bolognesi erano soprannominati “pomponi”. Il fatto è che questo motore non si ferma ai medi, anzi spinge come un forsennato fino all’intervento del limitatore, con il cambio elettronico che ha il suo bel daffare per stargli dietro.

ELETTRONICA

Dueruote – Per fortuna che i controlli elettronici sfiorano la perfezione: il traction control, nella modalità meno invasiva, permette lo slittamento della gomma posteriore gestendo la performance in maniera eccellente. Basta solo avere il coraggio di tenere aperto… più facile a dirsi che a farsi. Poi c’è l’anti impennata, anch’esso importante ed estremamente utile sui saliscendi di Portimao: senza avremmo faticato il doppio, questo è certo.

moto.it – affrontiamo il secondo turno dando maggiore confidenza alla manopola del gas in modalità Race, e qui le carte in tavola cambiano – in meglio. La prima cosa che colpisce chi sta in sella alla 1299S è infatti la differenza tra le due mappature: i due Riding Mode Ducati sono decisamente diversi. La moto si trasforma, senza per questo stravolgersi, ma cambia volto. Non è solo questione di motore e della sua risposta ai comandi: l’assetto diventa più rigido e frenato mentre il controllo di trazione lascia più libertà al posteriore. Senza dover mettere mano alle regolazioni o entrare nei menù che permettono una personalizzazione ancora più marcata la bicilindrica bolognese si comporta come una vera moto da corsa.

inSella – L’esuberanza del motore è messa a freno da un’elettronica bene a punto, non invasiva ma sempre presente: del resto, senza qualche aiutino tecnologico, le prestazioni di questa moto sarebbero al di fuori della portata di chiunque non sia un pilota professionista (e di buona levatura). L’anti wheeling è efficace ma richiede esperienza per essere tarato correttamente (abbiamo visto qualche collega di altre testate a disagio sugli scollinamenti di Portimao), ben a punto il controllo di trazione, ottimo infine l’ABS Cornering che permette ingressi in curva “fuori dall’ordinario”. Efficacissimo il lavoro delle mappature motore, almeno per quanto riguarda le due che abbiamo usato in pista, le “full power” Sport e Race.

CICLISTICA

Dueruote – La ciclistica, seppur solo ritoccata, ha fatto un altro passo in avanti: le piccole modifiche hanno permesso di raggiungere il top, con la Panigale che ora è più stabile sul veloce e regala maggior feeling alle massime inclinazioni. L’agilità rimane al top, com’era con la versione precedente. Davvero eccezionale il comportamento delle sospensioni semiattive: passando da Sport a Race si avverte in maniera sensibile la diversa risposta delle sospensioni. Con il riding mode più sportivo la moto diventa una lama da gestire tra le curve della pista portoghese, sempre ferma e stabile in ogni condizione, sempre prevedibile anche quando i pneumatici inevitabilmente mollano… e il bello è che il feeling non viene mai meno, una caratteristica non scontata quando la risposta delle sospensioni cambia di metro in metro.

Motociclismo – Ritrovi la maneggevolissima moto con la quale voli nelle varianti e ti infili in curva alla velocità della luce, ma è più composta, precisa: le oscillazioni di sterzo sono più contenute. Godi ancora oggi della gustosissima sensazione di grip lungo tutto l’arco della curva, che ti invoglia a piegare, piegare, piegare. E finalmente hai pedane sulle quali la suola dello stivale non scivola.

Moto.it – Le modifiche alla ciclistica, cannotto di sterzo più chiuso e perno forcellone più basso, hanno sortito due modifiche caratteriali nel comportamento della Panigale. La 1299 s’inserisce in curva ancora più rapidamente, prendendo la corda senza esitazioni nel punto in cui il pilota decide. Percorre in maniera precisa la traiettoria prescelta ed esce dalla curva con una trazione e una spinta che sulla 1199 si traduceva in monoruota prolungati, mentre adesso l’avantreno decolla meno facilmente, e nel caso lo voglia fare ci pensa l’elettronica a placare i bollenti spiriti, senza strappi o tagli repentini dell’alimentazione.

FRENATA

Motociclismo – Se era una “staccatrice” di serie A ora è una fuoriclasse in frenata. Hai sempre tra le mani quel fantastico avantreno solido come roccia, che ti invita a frenare sempre più il là – e ogni volta ti fermi – ma con l’aggiunta del cambio elettronico che funziona anche in scalata, così la tua concentrazione è focalizzata solo sui riferimenti, la frizione è un lontano ricordo.

moto.it – E poi? E poi succede che si debba scalare, e qui entra in gioco la scalata assistita, precisa e rapida, assecondata da un impianto frenante potente e modulabile, con un ABS che di invasivo non ha nulla, davvero difficile percepirne la presenza.

POSIZIONE DI GUIDA

inSella – La posizione di guida è da sportiva estrema, ovviamente, ma anche accogliente e (relativamente) comoda: merito della sella dotata di nuova imbottitura e delle infinite possibilità di regolazione delle leve. Basta giocarci un po’ e (più o meno) chiunque può trovare un buon compromesso tra efficacia e comfort.

Moto.it – Iniziamo col dire che la posizione di guida che ben ricordavamo vanta una nuova sella più comoda e imbottita, i comandi sono tutti a portata di mano e le regolazioni delle leve permettono di confezionarsi ad hoc una posizione di guida perfetta per l’uso in pista. I settaggi del pacchetto elettronico si possono fare attraverso i comandi sui blocchetti in maniera rapida e abbastanza intuitiva, anche se una giornata di prova è decisamente pochina per apprezzarne le potenzialità e gestirli a dovere.

* È sempre divertente vedere come una rivista, anzi, la rivista più “autorevole” d’Italia, come ama definirsi, cerchi la svolta utilizzando un linguaggio “giovine”. E allora, broooo anche a te fratello.

Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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