Open. La mia storia di Andre Agassi è un libro da leggere per poi decidere se ne valesse la pena, agire per esclusione in questo caso rischia di far perdere un’occasione. Il mio collega ninja se ne è reso conto dopo un viaggio verso la Toscana e il tennista che è in lui ha fatto il suo corso. Suggerirei di seguire il suo esempio, a prescindere dal tennis
Andre Agassi, una carriera sportiva fenomenale
In viaggio con ninjia verso Barberino del Mugello in occasione dell’addio al celibato di un amico comune, chiacchere di vario tipo e, con tutto quel tempo a disposizione, inevitabilmente cedo a parlare di tennis. Dopo una sparata di quasi un’ora sulla bellezza del gioco, mi soffermo su quanto mi è piaciuto Open di Agassi. Con la mia solita loquacità, lascio definirla agli altri logorrea, mi dilungo sull’argomento oltremodo, fino a percepire chiaramente l’impazienza di cambiare discorso da parte del festeggiato.
Se interessasse, la due giorni è andata molto bene, ma la conseguenza più evidente del fine settimana è stata di gran lunga l’esplosione deflagrante della passione del mio compare per il tennis, di cui eventualmente vi parlerà il diretto interessato. Qui vorrei sottolineare come questa passione abbia portato ninja alla lettura di Open, da cui ne è uscito assolutamente entusiasta.
Open, non solo un libro sul tennista, ma sull’uomo Andre Agassi
Non è stata la prima volta in cui ho consigliato o regalato questo libro, non sempre ad appassionati di tennis, e il riscontro è sempre stato lo stesso. Anche a mio padre ne ho fatto dono e lui, scartando il regalo, mi ha guardato molto perplesso: da tifoso sfegatato di John McEnroe voleva comunicarmi “perché mai quello di Agassi?”. O forse me l’ha proprio detto. Tempo dopo, a cena dai miei, mio padre, quasi imbarazzato come si sentisse di tradire il poeta per il fabbro, mi ha detto sottovoce “avevi ragione, è proprio bello”.
Insomma questo libro ha raccolto grande successo nella cerchia delle mie conoscenze e non solo, i dati di vendita sono stati positivi. Non voglio certo dire che un libro vale la pena di essere letto solo perché piace a molti, anzi tendenzialmente mi riservo un atteggiamento snobistico verso le pubblicazioni di successo.
Andre Agassi, un’autobiografia che ha colpito tutti
Però, in questo caso, devo dire che la capacità di incontrare il gradimento di svariate persone lo annovero tra i pregi. Si tratta dell’autobiografia di un tennista impregnata sì di sport, ma come fosse un pretesto per parlare della vita, o quantomeno di una vita. Le discese ardite e le risalite di un uomo debole ma capace di risollevarsi, non sempre con merito. Le sfide in campo sono quasi metafora di quelle vissute, ma con l’annesso della fatica fisica.
Open, la storia di Agassi e la penna di Moehringer
Io non ho amato il tennista Agassi, ma ho amato il suo libro. Senza dimenticare di rendere merito a J. R. Moehringer, che ha saputo mettere in modo magistrale questa storia nero su bianco.
Davvero volete dare ad Andre meno possibilità rispetto a Pete Sampras?
Ti interessa? Clicca qui sotto! Oppure qui affianco se hai un iPad. Open – Andre Agassi
Voto
Voto - 83%
83%
Open. La mia storia di Andre Agassi è un libro da leggere per poi decidere se ne valesse la pena, agire per esclusione in questo caso rischia di far perdere un’occasione.
Un commento
Pingback Recensione - Il bar delle grandi speranze, J.R. Moehringer - EsteticaMente