A San Valentino non irritatevi per una rosa

A San Valentino non irritatevi per una rosa

Per San Valentino regalate un sorriso ad un fiorista ambulante, uno di quelli che tanto vi disturbano nei locali. Perché trattarli male non ha nessun senso, non porta nessun vantaggio ed è anche poco umano. Il vostro tempo non vale un tale atteggiamento di merda, soprattutto perché il valore che date voi stessi al vostro tempo non rispecchia il vostro comportamento.

San Valentino e i fiori

Il 14 Febbraio, come ogni anno, si festeggerà San Valentino. Non vorremmo entrare in polemica con i romanticoni, quindi non ci metteremo qui a sottolineare quanto sia commerciale una tale ricorrenza: chi la sente come importante affoghi il proprio sentimento in cioccolatini e cene eleganti (per carità, non quelle divenute famose, a meno che qualcuno non le trovi romantiche, in quel caso si sbizzarrisca), chi non vuole farsi fregare dal consumismo ignori l’evento con la giusta dose di puzza sotto il naso.
Di certo, però, possiamo dire che i fiori siano un po’ il simbolo di San Valentino. Speriamo che la nostra proposta del mese non irriti i fioristi, sempre che ne capiti qualcuno tra i dieci lettori di questo pezzo. Quello che proponiamo, almeno per una volta, non per forza a San Valentino, facciamo nel mese del santo dell’amore, è:

Comprate un rosa o date una moneta o elargite un sorriso ad un fiorista ambulante

Tre alternative ma basta un sorriso

Intendiamo proprio quelli che girano per i locali, gli stranieri che vi infastidiscono mentre tentate di sorseggiare in pace o in dolce compagnia o festanti la vostra bevanda alcolica, o di mangiare la vostra cena per cui, perdinci, avete pagato e volete gustarvi senza rompimenti di cazzo.
Chiariamo perché diamo tre alternative. Qualcuno potrebbe sostenere, non per forza a torto, che comprando una rosa da tali venditori non si fa altro che arricchire chi li sfrutta. Per questo vi proponiamo eventualmente di dare una moneta, magari, in questo modo, quei soldi non arriveranno nelle tasche degli sfruttatori. Ma ancor di più, sia se comprerete una rosa sia se darete una moneta o ancora se non caccerete un centesimo, elargite un sorriso, declinate l’offerta senza insultarli, aggredirli o infastidirvi.

Atteggiamento di merda senza motivo

Perché riteniamo davvero un brutto vizio quello di trattar male persone che non ci fanno niente di male. Finitela di infastidirvi per qualche secondo della vostra vita speso a declinare la proposta di compravendita di un fiore, non subite un danno tale da giustificare un atteggiamento del genere. Anche se venisse più di un soggetto durante la serata a chiedervi di comprare una rosa, quanto tempo vi porterebbero via? Un minuto in tutto (ma devono essere almeno tre o quattro)? Fossero anche due minuti, davvero sarebbe un danno o un fastidio così grande? Ma che cazzo ve ne fareste di quei due minuti? Una battuta, un paio di sorsi, un complimento? Che peccato posticiparli di qualche secondo! Soprattutto se di contro abbiamo un atteggiamento umano verso un essere umano, un gesto gentile nei confronti di un uomo che sta peggio di noi, che si ritrova a portare avanti un’attività che non ha certo scelto per realizzare un proprio sogno.

Consapevolezza e senso del tempo, questi sconosciuti

Insomma, finitela di trattare male i venditori di rose perché non vi arrecano nessun danno, anche quando ne incontrate più di uno nella stessa sera, ma che cazzo di sforzo vi comporta trattarli decentemente? Forse rovinano la campana di vetro in cui credete che le cose vadano bene per tutti? Abbastanza bene da potersi permettere la serata che state portando avanti. Invece di colpevolizzarli per avervi destato dal sogno di un mondo ideale, affrontate le vostre questioni irrisolte con qualche approfondimento in più, ragionandoci prima di essere colti alla sprovvista da un estraneo. Se si tratta del tempo perso, raccontatevelo nel momento in cui prolungate la cagata perché dovete finire di commentare l’ultimo post su Facebook.

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