Pagelle MotoGP 2016 GP di Jerez: Rossi, back to the future

Valentino Rossi torna alla vittoria con una gara d’altri tempi vincendo per distacco: non capitava da anni. A podio anche Lorenzo e Marquez, sfortuna infinita per Dovizioso, ritiratosi per un problema tecnico

Valentino Rossi rispolvera uno dei suoi gioielli più impolverati, e cioè la fuga in solitaria, per farsi bello in terra spagnola. Il Dottore stacca di circa 3 secondi Lorenzo e chiude in bellezza un weekend che lo ha visto protagonista fin dalle prove libere. Jorge Lorenzo tira i remi in barca e si accontenta di un secondo posto che comunque vale oro, così come Marquez, mai pericoloso sulla sua Honda. Quarto e ben lontano dai primi Dani Pedrosa, male le Ducati: Iannone settimo e Andrea Dovizioso ritirato, questa volta per un problema alla gomma della sua Desmosedici.

Valentino Rossi 10 – Semplicemente perfetto. Solido e convincente fin dalla qualifica, Rossi resta davanti dall’inizio alla fine non concedendo nulla agli avversari e concedendo a se stesso il lusso di un passaggio sul traguardo con una rizza lunga e bellissima, di quelle di altri tempi. Grande la soddisfazione di vincere in casa del nemico, ma ancora più grande la soddisfazione di vedere i due rivali spagnoli innaffiarsi di champagne mentre tu, incurante di tutto, non te li caghi di pezza e li guardi giocare dal gradino più alto del podio. Con un Rossi così, per quanto predestinato, il giovane Bulega (mitico, primo podio, bravissimo!) ha ancora tutto il tempo per crescere.

Jorge Lorenzo 9 – I campionati si vincono anche sapendosi accontentare. Lorenzo lo sa bene e da Jerez porta a casa un secondo posto che vale oro. Certo, prendere paga da Rossi, per di più nella tua pista, ti provoca sempre un gran bel prurito intimo, però oggi va detto che Rossi ha fatto il Rossi. E se Rossi fa il Rossi, si sa, c’è ben poco da fare.

Marc Marquez 8 – Stesso discorso di cui sopra. Marquez si accontenta di un terzo posto ma, a differenza di Lorenzo, ha l’attenuante di una moto che va sensibilmente meno di quella del maiorchino. E non che non ci abbia provato, intendiamoci. Alcune sue staccate completamente a casaccio alla fine del rettilineo dei box hanno dato un senso alle riprese dall’elicottero e alle urla di Meda. A un certo punto, Pedrosa prima e Lorenzo poi, devono essersi sentiti sicuri come i birilli in una pista da bowling.

Dani Pedrosa 6 – Questa volta va un po’ meglio, prende paga costante dai tre tenori ma almeno nel toboga di Jerez contiene il distacco. Voci bene informate dicono che questo sarà il suo ultimo anno in HRC(Suzuki?). Speriamo che il piccolo Dani non si deprima troppo per il divorzio da mamma Honda e si metta a correre come sa fare. Di solito le sue stagioni sono quasi sempre in crescendo, per cui, confidiamo.

Andrea Dovizioso SV – Oggi per la sua Ducati il podio sarebbe stato comunque un miraggio -la Desmosedici si esalta sui lunghi rettilinei e a Jerez di praterie ce ne sono ben poche- però, il buon Dovi, quest’anno deve aver deciso di voler espiare tutte le colpe di noi mortali e così, dopo due cadute consecutive, a Jerez ecco piombargli tra capo e collo un problema tecnico. Andrea è talmente sfigato che se doveste mai incontrarlo in un bar di Forlì, seguitelo: se lo vedete comprare un GrattaeVinci, investite qualche euro e portatevi a casa quello immediatamente prima e quello immediatamente dopo. La (vostra) vincita sarà assicurata.

Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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