Marc Marquez continua il suo dominio incontrastato sulla pista tedesca pennellando la solita prova di forza e riprendendosi la testa della classifica. Dietro di lui un bravissimo Folger, terzo (e invisibile) Dani Pedrosa. Chiudono la top five Vinales e Rossi. Dietro le Ducati
Se c’è una cosa certa a questo mondo, oltre al cielo azzurro, l’acqua bagnata e la mia passione per la birra è che al Sachsenring vince sempre lui, e cioè Marc Marquez. Stavolta attaccato al codino si è ritrovato un ostico Folger, al suo GP di casa, ma un po’ di fatica in più non cambia il risultato finale: lo spagnolo qui è imbattibile. Terzo si piazza Pedrosa mentre al quarto e quinto posto ci sono le Yamaha di Vinales e Rossi. Non bene le Ducati, indietro e Iannone, che cade mentre era in corsa per il nono posto.
Marc Marquez 10 – Già quando è in forma, il pilota di Cervera è trascendentale di suo, su questa pista però arriva a essere totalmente imbattibile. E con questa sono otto vittorie consecutive, andando a sommare 125, Moto2 e MotoGP, un dominio totale che la dice lunga sul feeling che questo spagnolo ha con il tracciato tortuoso del Sachsenring. Vederlo correre qui è come guardare un porno, la bellezza del gesto tecnico fa perdonare la scontatezza dell’epilogo.
Jonas Folger 10 – Al primo anno in MotoGP fa secondo sulla pista di casa come coronamento di una gara condotta con coraggio e pochi timori reverenziali. Gli resiste solo Marquez, che qui è una sorta di mammasantissima, per cui un grande bravo al tedesco. Ha girato da fenomeno e rifilato dai sette ai dodici secondi a piloti ben più blasonati e ufficiali di lui.
Dani Pedrosa 8 – Fuori ben presto dalla lotta per la vittoria e a distanza di sicurezza da Rossi e Vinales, il piccolo Dani galleggia per tutta gara in una terza posizione mai messa in discussione e, paciocchino paciocchino, sfora pure lui quota 100 punti e si piazza a una manciata di lunghezze da Marquez. Troppo poco per puntare una “bella 10 euro” sulla sua vittoria mondiale? Forse, ma ricordatevi di Steven Bradbury…
Maverick Vinales 7 – Si riscatta parzialmente dalla caduta di Assen e, soprattutto, compie un gran bel sorpasso ai danni di Rossi. Poca roba per uno che nei primi due GP dell’anno ha fatto gridare al miracolo, ma alla fine va pure bene così. Le Honda qui vanno forte e Vinales è a soli 5 punti di distacco da Marquez.
Valentino Rossi 7 – Stesso discorso fatto per Vinales, con l’aggravante di un weekend complicato fin da principio. L’aspetto positivo è che a metà campionato il vecchio Rossi è saldamente aggrappato ai primi tre in classifica con un distacco di soli 10 punti dalla vetta. Se dovessimo arrivare in queste condizioni negli ultimi quattro GP ci sarà da imbottirsi di ansiolitici…
Ducati 5,5 e Suzuki 4 – Dovizioso cede lo scettro dopo neanche una settimana, ma resta comunque al terzo posto di una classifica cortissima. Malissimo Petrucci (12°) e Lorenzo (11°), ma se di Jorge ormai non ci si stupisce più, fa strano vedere Danilo che parte a cannone e poi si scioglie come un principiante al suo primo threesome. Buio pesto per la Suzuki e, soprattutto, per Andrea Iannone che cade un’altra volta dopo un lungo barcamenarsi tra le retrovie. Quello con la casa di Hamamatsu si sta rivelando un matrimonio difficile: sono lontani i giorni in cui Andrea faceva gare gagliarde con Ducati e Suzuki, con Vinales portava a casa una vittoria e quattro podi…
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