Pagelle MotoGP Losail 2017 – Dopo 45 minuti di ritardo dovuti all’ennesima pioggerella che si sa, nel deserto sa creare sconquassi, Maverick Vinales ha ripreso da dove aveva finito il venerdì, e cioè dominando. Dietro di lui un grandissimo Dovizioso, coraggioso fino alla fine e Valentino Rossi, bravo a prendere tutto quello che poteva prendere
Innanzitutto, ben trovati. Devo ammetterlo, la MotoGP mi è mancata. Pontificare è bello e fare pagelle di valore discutibile è divertente oltre che liberatorio. Detto ciò il GP inaugurale del Qatar, dopo averci fatto tribolare per tutto il weekend (del resto, perché pensare al drenaggio dell’asfalto se fai una pista nel deserto?) ci ha restituito quelli che sembravano essere i valori in campo alla fine dei test prestagionali, almeno per quanto riguarda il vincitore. Maverick Vinales ha vinto una gara da campione, regolando tutti i più grandi e andando a vincere la prima gara, che si sa, è sempre un toccasana per il morale. Dietro di lui, invece, si è piazzato Andrea Dovizioso, fantastico nel provarci in tutte le maniere, stoico nel cercare di difendere il vantaggio che la sua Desmosedici sa offrire in rettilineo. Terzo a sorpresa, Valentino Rossi, capace di guidare sopra i problemi che lo hanno afflitto per tutto il weekend. Che gara è stata? Bella, ricca di corpo a corpo e decisamente incerta. Come inizio, non c’è male, ma andiamo coi voti va’.
Maverick Vinales 10 – Pare essere sempre stato lì, sulla M1 intendo. Guida pulito, è cattivo quando serve, chirurgico se c’è da prendere dei rischi ma, soprattutto, sempre maledettamente solido. Oggi è partito un filo dietro, poi uno a uno ha passato tutti, serafico come chi sa che deve fare una sola cosa, vincere. Le pettegole da paddock hanno già detto che Marquez non lo ama, Rossi a breve erigerà muri e Lorenzo si sa, non è uno che fa amicizia facilmente. Se tanto mi da tanto col buon Mav quest’anno ci divertiremo un sacco.
Andrea Dovizioso 9 – A un certo punto ci credevamo tutti. Che bello vederlo guidare così, cazzuto e centrato. Losail è una pista amica e ok, ma il forlivese oggi voleva vincere e non si è risparmiato. Grande anche la Desmosedici, che in quanto a potenza e velocità è puro arrapamento rosso. Il Dovi oggi forse non avrà vinto, ma a guardare come ha annaspato Lorenzo, undicesimo e praticamente mai in gara, qualcosa se l’è comunque portata a casa…
Valentino Rossi 8,5 – Vederlo scuotere la testa a ogni fine turno di prove faceva presagire a una gara da vivere in costante difesa. Invece a Losail è arrivato un podio più che meritato, visto che per ottenerlo ha regolato tra gli altri pure sua Maestà Marquez. Per come si era messa direi che va bene, questo inizio di campionato è un po’ come quando esci con una per la prima volta e invece del bacetto sulla guancia a fine serata, ti arriva un bel limone. Ok, non sarà un pompino, ma converrete con me che la strada a questo punto è in discesa.
Marc Marquez 6 – Onestamente ci aspettavamo di più, soprattutto per come è partito. Invece l’extraterrestre si è sgonfiato sul più bello, come una torta cucinata da me. Alla fine fa quarto che, intendiamoci, non è un risultato da buttare, ma se l gara di oggi era importante per mettere in riga il nuovo galletto Yamaha, diciamo che l’occasione è andata nettamente persa.
Aleix Espargaro 10 – È vero che quinto ci è arrivato Pedrosa (6), però oggi un voto altissimo se lo merita lo spagnolo che in Qatar ha preso la sua Aprilia -diciamolo, una sorta di Calimero con le ruote- e l’ha portata fino al sesto posto. Ragazzi, che risultato!
Truppa Sky 8 – Mi sono mancati anche loro. Alla fine Meda e Sanchini sono bravi e affiatati e io con quei due mi diverto. Simpatica anche la biondona che ha sostituito la Saderini. Io per una questione ormonale preferivo la prima, però anche lei, al netto degli impacci della prima volta, se l’è cavata. Da rivedere invece la sigla iniziale, agghiacciante, e Locatelli, ossia il commento tecnico della Moto2. Sentirlo urlare cose a caso con lo stile di un Caressa che ha perso tutto d’un tratto la favella, mi ha mandato di traverso la vittoria, grandiosa, di Morbidelli (10 per la gara, 5 per la somiglianza inquietante con Francesco Renga).
I caduti 8: Zarco e Iannone, per quel poco che sono stati in pista, mi hanno fatto godere. Il primo ha effettuato una partenza da urlo (ok, con la gomma morbida) girando in maniera fenomenale e riuscendo a creare tra sé e gli altri un solco da vecchi tempi. Poi, la favola finisce e lui si fa una scivolata lunga lunga sulla ghiaia. Oggi è andata male, ma il fatto che lo scorso anno ha dominato in Moto2 è un dato che nel corso della stagione ci ricorderemo in molte occasioni. Iannone, invece, ha fatto la sua consueta gara da maschio alfa che sa di avere il pisello più lungo della cumpa e affianco la più figa della festa. Fa a mazzate con tutti e dà l’idea di potersela giocare alla pari con chiunque (ergo, la Suzuki è una gran moto anche senza Vinales). Poi, purtroppo, dopo un contatto con Marquez acnhe per lui la gara finisce in ghiaia. Il meglio di sé, però, Ianna lo dà prima del via quando l’inviato Sky Sandro Barattini Tenti gli va a rompere i maroni in griglia a pochi minuti dalla partenza. Lui, senza rispondergli, lo schifa come farebbe il Re degli Autoscontro se un venditore di rose qualsiasi si dovesse frapporre tra lui e Samantha, il figone di Quarto Oggiaro. Idolo.
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