E pensare che c’è qualcuno che non lo vuole ancora ammettere. Gigi Buffon è ancora il più forte portiere al mondo, non c’è Neuer che tenga. Quello che una volta era un big-match, Milan-Juve, è stato deciso da un portiere “illegale” per dirla come Bonucci.
Due parate stratosferiche e contro le leggi della fisica: la prima sulla punizione di Balotelli, al massimo della spinta e con il massimo della forza nel braccio destro. Con il secondo doppio intervento su Bacca e Balotelli, il Gigi nazionale ha letteralmente tirato giù la saracinesca. “Di qui non si passa” e così è stato. Alla fine il 2 a 1, che porta la Juve vicina allo scudetto, è anche e soprattutto merito suo. Perché i campioni non hanno età.
Voto 8. Gli aggettivi si sprecano
Dal vecchio al giovane. Dal portiere all’attaccante. Hanno davvero poco in comune Gigi Buffon e Mauro Icardi, forse solo il fatto che ogni tanto fanno parlare di sè per gossip. Ma, mogli e tradimenti a parte, sono stati entrambi decisivi in questo weekend per le loro squadre. Maurito l’ha messa di testa, da vero attaccante. Un’incornata magistrale, anche se nel suo caso meglio non scherzare troppo con le corna…
Intanto è servita per far vincere i suoi contro un buon Frosinone e mettere a segno il cinquantesimo gol in serie A nella sua carriera: non dimentichiamoci che ha solo 23 anni!
Le voci di un suo possibile addio fanno molto male ai tifosi, che potrebbero trovarsi di nuovo senza un punto fermo nel loro attacco. Ma soprattutto senza il capitano designato per la rinascita nerazzurra. Per adesso si godono il gol al Matusa e i momentanei sei punti di distacco dal terzo posto. Rimarrà un’utopia?
Voto 7. 50 special
L’Inter allunga, la Fiorentina resta al palo. La Viola cede 2-0 nel derby toscano con l’Empoli e perde contatto coi nerazzurri. Una squadra irriconoscibile rispetto a quella di inizio anno, con alcuni giocatori che hanno deluso e si sono dimostrati al di sotto delle loro aspettative: su tutti, Cristian Tello.
Un talento puro, a tratti grezzo. Perché è troppo legato al dribbling e all’uno contro uno. È anche per questo che contro l’Empoli la squadra ha faticato a buttarla dentro: l’ex Barcellona non la passa mai. In diverse occasioni si sono viste palesemente le lamentele di Kalinic, Ilicic & co. per un mancato passaggio da parte del compagno. Ma niente, lo spagnolo è andato avanti per la sua strada. Che molto spesso era senza sbocchi.
Voto 5. Un veneziano a Firenze
Rotolando verso sud, la situazione peggiora. E di molto. A Palermo non c’è più un briciolo di senno. Non si capisce più nulla, neanche sul campo. Con la Lazio (0-3) non c’è stata partita: i giocatori erano privi di motivazione, si sono dovuti impegnare piuttosto ad evitare i fumogeni ed i petardi che venivano lanciati in campo dai tifosi.
La squadra sembra essersi già rassegnata ad un altro anno di serie B e se anche il presidente dice che la squadra è con un piede nella serie cadetta, allora c’è da crederci. Anche perché lui stesso sembra stia facendo di tutto per facilitarlo: undicesimo cambio di panchina in stagione. Una squadra di allenatori, in pratica. Come possono reagire i giocatori così?
Voto 4. Rosa dalla vergogna