Angel Dream – Tom Petty e And The Heartbreakers
Il periodo d’oro di Tom Petty e la sua incredibile band meritava di essere sottolineato con qualcosa di speciale. E se l’anno scorso Wildflower and the rest e Finding Wildflower ci avevano dato un’idea di quanto materiale avesse ancora in canna questo artista straordinario, oggi arriva una pubblicazione ibrida e per questo ancora più interessante come Angel Dream. Un album che porta al cuore del rock’n’roll e fa battere piedi e cuore. Gli inediti sono quattro, One of Life’s Little Mysteries,” “Thirteen Days”, “105 Degrees,” e French Disconnection, ma le versioni dei brani sono davvero tutte molto interessanti. Album che sicuramente potrebbe coinvolgere i neofiti del verbo del profeta ma in modo particolare sarà apprezzato da chi ama Tom Petty da lunga data. A nostro avviso quello che sta arrivando da un anno a questa parte dagli archivi della famiglia Petty è tutto materiale prezioso che racconta bene l’attività di un artista che ha avuto un ottimo periodo “magico” in cui suono e scrittura si incontravano alla perfezione. Se volete capire da un solo pezzo come si costruisce un suono magico ascoltate a tutto volume Zero From Outer Space, ma attenzione non riuscirete a mettere in piedi in terra facilmente dopo.
The Rolling Stones – A bigger bang (Live)
Quando pensi ai Rolling Stone pensi già di per sé alla grandezza, alla potenza del rock’n’roll, alla magia che una Fender può dare se strappata nel modo giusto. Però questa volta c’è un documento appena pubblicato dalla band che davvero diventa una sorta di celebrazione della grandezza poietica dei più grandi di sempre. A bigger bang è la documentazione del live mastodontico che i Rolling Stones realizzarono in Brasile sulla spiaggia di Rio de Janeiro, concerto a cui secondo stime abbastanza realistiche parteciparono almeno un milione di persone, avete letto bene: almeno un milione. Qui parliamo di dischi perciò va segnalato che a livello di suono il disco suona in modo pazzesco, perfetto ma con un’atmosfera densa che arriva ovviamente dalla situazione in cui si sono potuti esprimere gli Stones. Ma il cofanetto in cui è contenuto il disco contiene anche uno splendido dvd di cui si può godere del concerto, ma anche della ambientazione pazzesca, con scene davvero incredibili di una spiaggia sterminata in cui compare un oceano, più che un fiume di persone.
Il disco tra i live degli Stones vale particolarmente l’acquisto anche per la scaletta, infatti compaiono tutti i brani imperdibili tra cui Oh No, Not You Again, Rain Fall Down, This Place Is Empty, Rough Justice, It’s Only Rock’ n’ Roll (But I Like It), Brown Sugar, Start Me Up, Satisfaction, Sympathy for the Devil, Jumpin’ Jack Flash, Wild Horses, Rain Fall Down.
Skull & Roses – Grateful Dead
La band di San Francisco è sempre stata una sorta di inno alla gioia della vita ambulante, con canzoni che hanno segnato la storia personale di molti e quella della musica in maniera inequivocabile. Fieri di un pubblico che inventò un modo di stare insieme e di fare marketing (la band guadagna di più dalla vendita delle magliette che dai concerti) i Grateful Dead si concedono in questo live eccitante del 1971 per il proprio pubblico cittadino con una generosità ancora oggi emozionante. Certo sono tanti i live della band, ma in questo ci sono alcuni elementi che lo pongono più in alto rispetto agli altri, a partire dalla copertina che rappresenta il famoso teschio da cui partì tutta l’iconografia legata ai Deadhead, come si definivano i loro support.
Un disco da lasciare piacevolmente girare mentre scorrono le vostre vacanze estive, in cui non mancano pezzi storici come Big Railroad blues, Bertha o The Other One. Imperdibile.