Arte – Parchi artistici: arte non fa rima con estate però…

È arrivata ormai l’estate e scrivere d’arte, se l’obiettivo è che qualcuno legga, sembra più difficile del solito. Tra prova costume, consigli per fronteggiare le ondate di caldo e l’ascolto del nuovo tormentone estivo, spesso in estate mettiamo il cervello in standby.

Anche i musei in estate sembrano andare in vacanza: poche le mostre aperte e gli eventi interessanti. Quindi che fare? Vengo in vacanza con voi oppure se volete vi ci porto io. Pochi giorni di ferie? Pochi soldi? Nessuna voglia di rinchiudersi in un museo? La soluzione a volte è proprio dietro l’angolo e qualcuno l’ha già pensata. Prima dei voli low cost, dei villaggi vacanze e delle ferie d’agosto, chi ci ha preceduto ha pensato a un’altra soluzione, più semplice anche se non per questo meno sorprendente: i parchi artistici.

Non vi propongo escursioni naturalistiche sotto il solleone o entusiasmanti ore passate ad aspettare che un ornitorinco faccia capolino per mostrarsi ai nostri occhi, ma vi prometto luoghi dove passeggiare, sonnecchiare, prendere il sole, divertirsi e (non preoccupatevi, senza accorgersene) anche imparare. Non c’è trucco e non c’è inganno: si può fare!
In Italia, infatti, anche la natura è un’opera d’arte. Giardino all’italiana, per esempio, è una definizione che di certo avrete sentito, ma di che si tratta? Di solito si usa per parlare di un parco tipico del ‘500, sorto vicino a una villa nobile e riconoscibile da siepi e architetture che in maniera geometrica danno ritmo allo spazio (è simile a quello alla francese, che però le statue proprio non le vuole, e diverso dal cugino inglese, ribelle, che ama la natura selvaggia). Fra i tanti, in Toscana, Lazio e Lombardia ci sono alcuni esempi meravigliosi che, se siete da quelle parti, non potete perdere (come la villa di Castello nei pressi di Firenze o villa Arconati a Bollate, alle porte di Milano).

Non vi parlo però solo di giardini all’italiana, ma di veri e propri parchi artistici, sparsi in ogni regione d’Italia, spesso poco noti e gratuiti.
Breve guida per orientarsi:

Cosa sono? Sono luoghi pensati dall’uomo per raccontare una storia, come fossero libri fatti di piante e di mattoni. Potrete leggervi per esempio:
storie d’amore come nel giardino dei mostri” di Bomarzo (Lazio), dove sculture immense di mostri di pietra cercano solo di esorcizzare il dolore per la morte della moglie amata

bomarzo
racconti magici come nel Giardino dei Tarocchi” di Capalbio (Toscana) che ospita colossali e coloratissime figure a metà tra sogno e realtà

Capalbio
tragedie come il Grande Cretto di Gibellina che Alberto Burri (quello delle tele incollate, bruciate,etc.) ha composto in Sicilia. Dopo il terribile terremoto, che nel 1968 ha distrutto l’intera città di Gibellina, l’artista ha ricoperto la superficie della cittadina con un’opera imponente, che oggi si accosta alla nuova Gibellina. Burri ha ricreato un nuovo paesaggio, non più una città ma arte (per questo land art), un ricordo che ancora fa vivere la storia delle persone, perduta in quella tragedia.

ghibellina

Epoca? I parchi artistici si trovano dal medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri: seri, rigorosi, spaventosi, divertenti o irriverenti, insomma non sono mai uguali. Nel secolo scorso (ma non solo) gli artisti hanno usato davvero qualunque cosa per dipingere e alcuni hanno usato il paesaggio proprio come fosse una tela. Per questo tanti parchi artistici sono nati nel ‘900.

Dove sono? Molti parchi artistici si trovano in Toscana, quindi, se volete organizzare una vacanza a tema, di certo un giro da quelle parti dovrete farlo. Se ne trovano comunque tantissimi lungo tutta la penisola, come dice la Carrà, insomma, da Trieste in giù… dove hai voglia tu. Tra gli altri l’Art Park di Verzegnis (Friuli Venezia Giulia) e Fiumara d’arte (Sicilia).

Prima di concludere vi regalo una chicca, in Umbria, che in pochi conoscono ma che vi consiglio invece di non perdere se passate da quelle parti: la Scarzuola. Accanto a un antico convento francescano, adagiato su una collina, potrete scoprire un paesaggio surreale ideato da Tomaso Buzzi ma che di certo si alimenta della stessa fantasia di Dalì. Una vera città, abitata però solo dalla fantasia dell’artista e dai pochi visitatori che hanno il piacere di accedervi. Bisogna contattare l’attuale proprietario e sarà proprio lui, personaggio tutto da raccontare, che vi porterà a visitare questo luogo.

scarzuola

www.giardinodeitarocchi.it
www.sacrobosco.it
www.lascarzuola.com
www.turismofvg.it/Arte-contemporanea/Art-Park

Per leggere qualcosa sull’argomento clicca il link qui accanto Parchi artistici

Su dolcedisale

"Sì, parlo di te, povero Pinocchio, di te che sei così dolce di sale, da credere che i denari si possano seminare e raccogliere nei campi, come si seminano i fagioli e le zucche." Come Pinocchio mi ostino a credere che non tutto è come vogliono farci credere, soprattutto quando si parla di cultura. "Curiosa" è l'aggettivo che più mi si addice: mi aggiro a Milano e provincia per progettare attività culturali. Non amo raccontarmi perchè credo che il divertimento stia proprio nella scoperta!

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