Da quanto una gara non era così imprevedibile? Nessuno, prima che iniziasse, avrebbe scommesso un euro sulla vittoria di Brad Binder, tanto meno sul terzo posto di Johann Zarco. Invece in Repubblica Ceca è successo di tutto.
Un sudafricano, debuttante, in sella ad una moto giovane come la KTM che sbaraglia la concorrenza, si impone, vince con decisione e una determinazione da leone. È successo davvero? Sì, è successo davvero! Probabilmente neanche Marc Marquez, spettatore da casa, ci ha creduto appena l’ha visto, eppure è tutto vero: KTM ha vinto la sua prima gara. Ed era facile che facesse doppietta con Pol Espargaro, se non faceva il danno con Zarco.
Inchiniamoci a Binder che ci ha fatto emozionare, senza tanti grilli per la testa. E applaudiamo il “nostro” Franco, il Morbido, che seppur secondo è stato bello convincente. È stato bravo, ha condotto la maggior parte della gara, è stato preciso e un tutt’uno con la sua Yamaha, finalmente davanti a tutti dopo esser stato oscurato da Quartararo l’anno scorso. L’italo-brasiliano ha svolto un grandissimo lavoro durante l’inverno, ha continuato a testa bassa durante il lockdown, si è fatto un esame di coscienza, ha capito cosa migliorare e dopo sacrifici e sofferenza, eccolo lassù splendente sul suo primo podio della categoria, strameritato. A giugno l’ho potuto intervistare vis-à-vis e aveva ammesso i suoi errori con una limpidezza che in pochi hanno: misurato, calmo, ma con una grande fame di arrivare, di farcela. E domenica ce l’ha fatta.
E poi Zarco sul terzo gradino del podio, che ha fatto quel long lap penalty come un matto, rischiando tanto, ma afferrando con forza quel terzo posto che considerando solo dov’era un anno fa, vale oro. Anzi di più. Ducati gli ha dato una seconda possibilità, l’ha convinto, lui ha parlato chiaro fin da subito, ha avuto quello che voleva. “Patti chiari, amicizia lunga” si dice, e questo sembra proprio esserne il caso. Però ricordiamo che il francese è riuscito a essere competitivo con la GP19, mentre le GP20 sono arrivate fuori dalla top 10. E questo un po’ mi preoccupa, perché in Repubblica Ceca sono apparse in difficoltà. Su una pista come quella di Brno sarebbero dovute stare davanti, non indietro. Ora per di più arriva l’Austria, dove hanno il primato assoluto: Ducati riuscirà a resuscitare?