Un calendario con gli eventi depennati. Litri di caffè a colazione e Champagne all’aperitivo. Macchine nere che accompagnano ed autisti in lite perenne con i tassisti.
Un sushi veloce e “No, grazie ho smesso. Solo pillole“. Una reflex che pesa più del mio cane micro. Delle sneakers che sono il nuovo tacco 12. Una lezione di pilates, dieci vasche e la sala pesi dove il selfie è da criminali.
Una festa, un evento e ancora un bicchiere in mano. La sveglia da mettere. Una, due, cinque. L’outfit è pronto? Si, brava.Fatto ieri sera…come insegna mamma.
“Hanno aperto quel nuovo locale, ci sei stata”? Quando??? Nei sogni???
Corri.Veloce che il tempo è tiranno e Re Giorgio non aspetta mica te. I flash, gli scatti rubati ed il collega che si piazza puntualmente davanti. Davanti a quella macchina che ti porti in giro da mattina a sera, che se ti tenesse anche il cellulare e le chiavi sarebbe la clutch perfetta.
Lei dalla quale io guardo il mondo. Un mondo che varia a secondo del cielo che lo sovrasta e dalle scarpe da cui è calpestato.
Di scarpe e di street style vi parlo.