Massimo Bottura e Lara Gilmore – Quando a vincere si è in due

Lui, per chi non lo sapesse è il Re della ristorazione italiana e il suo regno è stato insignito dell’onorificenza più autorevole nel settore. Accadeva qualche giorno fa. Mentre noi dormivamo, a New York, lo chef Massimo Bottura, tre stelle Michelin, saliva su un palco e ritirava quello che è paragonabile ad un Oscar nel cinema, solo che a lui battevano le mani per essere art director di quello che è il miglior ristorante al mondo, l’OSTERIA FRANCESCANA a Modena.

Al suo fianco la moglie, Lara Gilmore, newyorkese di nascita e modenese d’adozione. Ed è a lei che vorrei far riferimento in questo breve post. Vorrei che quell’urlo di gioia che le leggete in faccia sia raccontato come il “The End” di un film bellissimo. Sapete quello che si dice, che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna, ecco questo è uno di quei casi e serve rendersene conto. Non è stata una storia facile la loro, sembrava non dovesse accadere, ed invece eccoli lì, dopo vent’anni a stringersi e gioire per averci creduto sempre. Lui la incontra a New York nella sua prima esperienza oltre l’Atlantico, si piacciono, subito, tanto e lei si rende conto fin da subito che non sarà una cosa semplice.

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Sembra funzioni, ma la voglia di mettersi in gioco di lui, lo mette di fronte alla scelta per la sua carriera. Tornare in Italia, prendere le redini di una cucina importante e lasciare una parte di cuore.

Lei soffre, ma gli dice di andare, di farlo se è questo che lo rende felice. Lui lo fa e parte.Crea, si mette in gioco, ma si rende conto che nelle ricette manca sempre un ingrediente fondamentale, cioè lei. La chiama e le dice di raggiungerlo a Modena e lei prende un aereo e arriva.

Mille vicissitudini, poi il matrimonio dopo che lei lo lascia dopo l’ennesima risposta vaga sul loro futuro.Da lì in poi non si sono più lasciati. Lei è stata fondamentale per tutta la carriera di questo grande uomo, lo ha spronato a non cedere mai alle difficoltà che il suo estro sembrava far nascere nei confronti del pubblico, lo ha incitato a non smettere di credere che quello che sognava si poteva realizzare.

Lei c’è sempre stata.

Dietro le quinte, dentro la cucina, davanti ai dubbi, lui ha sempre avuto il suo ingrediente segreto. Quindi è questo che dovete vedere in quell’espressione di gioia, la devozione. Bravo Massimo, bravissima Lara.

Una stella, forse la più meritata

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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