Champions League 2017/18, terzo turno del martedì – Nel big match non riesce l’impresa al Napoli contro il super City di Guardiola, il Madrid fermato in casa da un ottimo Totthenam, dilagano Liverpool e Spartak, notte fonda per Monaco e Dortmund.
Martedì 17/10/2017 – Terza Giornata
Gruppo F – Manchester City – Napoli 2-1 : I primi 32 minuti visti all’Ethiad Stadium sono da manuale dello spettacolo, della danza, del salto, un gioco pirotecnico e tika-taka puro dei funamboli di Guardiola, già sul due a zero dopo meno di un quarto d’ora con i gol di Starling e Gabriel Jesus in perfetto stile calcetto, rischiano di dilagare (clamorosa traversa di uno straordinario Kevin De Bruyne) ed affossare l’armata di Sarri. Ma l’orgoglio partenopeo è duro ad annientarsi e lentamente il Napoli si rialza e prima sbaglia un rigore con Mertens, tirato in maniera indegna, non da lui, poi nella ripresa ne ottiene un altro e Diawarra questa volta riapre la partita. Il City è stanco ma regge, i suoi palleggiatori divertono la platea ed Hamsik ha una grande palla per il pareggio ma il risultato non cambia più, Citiziens a punteggio pieno e con il gioco più spumeggiante d’Europa, Napoli che deve lottare fortemente per il secondo posto.
Feynoord – Shakhtar Donetsk 1-2 : La partita con le maglie più eccentriche della giornata illude i padroni di casa di poter dire almeno che esistono in questa competizione, in vantaggio dopo pochi minuti con Berghuis si fanno lentamente sopraffare dall’ottimo Shakhtar, trascinato dal brasiliano Bernard che, in assenza della bandiera croata Srna, con la fascia da capitano guida la squadra prima al pareggio e poi al sorpasso con un’insperata doppietta, da autentico leader. Gli ucraini continuano a confermarsi una delle migliori squadre d’Europa, puntano dritti ed a testa alta al passaggio del turno, la loro politica di essere una “colonia brasiliana”, che ha portato nei maggiori campionati del continente giocatori del calibro di William, Fernandinho e Douglas Costa, sembra pagare e dare visibilità planetaria a questo grande club che merita grande rispetto.
Classifica: Man City 9, Shakhtar 6, Napoli 3, Feynoord 0
Gruppo G – Monaco – Besiktas 1-2: Altra sconfitta interna per i monegaschi, ormai lontani parenti della squadra eccezionale che solo sei mesi fa andò in semifinale con la Juve e tolse lo scettro al Psg dopo anni di egemonia transalpina. Sembrava la partita adatta per rinascere dopo il capitombolo, sempre interno, con il Porto durante l’ultimo turno, e le cose si erano anche messe sui binari giusti con la zampata da vero predatore d’area de El Tigre Radamel Falcao, ma la squadra non c’è, le cose non quadrano, gli schemi non sono fluidi, solo sette mila spettatori sugli spalti, cornice indecente per una partita di Champions; Ed allora ecco i campioni di Turchia mettere la testa fuori dal guscio, Quaresma e le sue lacrime tatuate trascinano i turchi ad una grande rimonta, e trovano in Tonsun il mattatore della serata che con una doppietta sbanca-Principato. Besiktas meritatamente a punteggio pieno nel girone, ricostruzione ancora ampiamente in corso per il Monaco.
RB Lipsia – Porto 3-2: Davanti a 40.000 spettatori in uno stadio, il Red Bull Arena, lucente come pochi, il Lipsia ottiene la prima vittoria in assoluto nelle coppe europee; Un primo tempo scoppiettante con il vantaggio dei padroni di casa dopo meno di 10 minuti con Willi Orban, il cui nome pronunciato dal telecronista richiama alla mia memoria il pirata dei Goonies, ma dopo poco pareggia il solito indemoniato Vincet Aboubakar. Partita viva con tante emozioni e negli ultimi dieci minuti del tempo prima un uno-due mortifero dei padroni di casa porta il match sul 3 a 1, poi un gran gol in spaccata del centrale portoghese Marcano fa presupporre ad un secondo tempo di fuoco, ma gli equilibri si mantengono ed il risultato al triplice fischio fa gioire i padroni di casa, la cui storia continua ad essere oggetto di incredibile stupore nelle comunità calciofile europee. Girone comunque molto incerto, tutto può succedere.
Classifica: Besiktas 9, RB Lipsia 4, Porto 3, Monaco 1
Gruppo H – Real Madrid – Tottenham 1-1, Al Bernabeu gli Spurs sembrano troppo intimoriti dalla strapotere dei Blancos che creano tante occasioni fin da subito, da segnalare un errore clamoroso di Benze da matita blu, ma non passano, anche grazie ad un notte di pura gloria del portiere dei londinesi Hugo Lloris. Il Tottenham è comunque squadra sempre più matura anche in Champions e resiste, finché in un’azione di contropiede la palla dalla destra arriva al solito gigante Harry Kane che con un colpo di tacco alla Hernan Crespo sembra fare il gol del secolo ma il tocco di Varane è decisivo, autogol e Spurs comunque avanti a Madrid. Sul finale del tempo però un intervento ai limite della denuncia penale di Aurier dà la possibilità a CR7 di siglare il suo quinto gol in questa Champions, inutile elencare i suoi numeri, non abbiamo più parole a riguardo. Ripresa con Real all’attacco ma i londinesi hanno due grandi chance per fare il colpaccio, prima con il solito Kane e poi in contropiede con Eriksen, ma l’impresa non arriva, squadra comunque di altissimo prestigio e caratura internazionale sempre più marcata. Entrambe appaiate a sette punti dominano il girone.
Apoel Nicosia – Borussia Dortmund 1-1, Nel mezzo del mediterraneo la trasferta è ardua per il Borussia, sembra proprio una pessima annata in questa competizione per Abumeyang & co., non riescono a scardinare il muro dei rocciosi ciprioti che addirittura passano in vantaggio con l’attaccante del Benin Mickael Pote dopo un clamoroso pasticcio del portiere tedesco; Il pareggio dei tedeschi dopo pochi minuti con il terzino greco Sokratis, che respira aria ellenica, sembra dare la possibilità di un arrembaggio finale, nonostante un legno negli ultimi minuti degli ospiti il risultato però non muta più. Per i padroni di casa una bella iniezione di autostima, dal Dortmund ci si aspettava molto di più, passaggio del turno complicato per i circensi gialloneri.
Classifica: Real Madrid e Tottenham 7, Borussia Dortmund e Apoel 1
Gruppo E – Spartak Mosca – Siviglia 5-1, incredibile serata allo Otkrytie Arena di Mosca, i padroni di casa regalano al proprio pubblico una partita indimenticabile, una manita che sarà difficile da digerire per gli andalusi; Eppure il primo tempo è equilibrato e regala spettacolo di livello, Spartak in vantaggio con uno dei suoi giocatori più interessanti, l’olandese Quincy Promes, poi il pareggio in mischia dell’ex Palermo, il difensore danese Kjaer. Nella ripresa il Siviglia spinge tanto, il portiere russo Selikhov compie un paio di miracoli a difesa della sua porta e poi un delirio in crescendo con un gol ogni dieci minuti dei padroni di casa, prima il nuovo vantaggio siglato del paraguiano Melgarejo con un colpo di biliardo dal limite, poi il capitano Glushakov con una volè mancina, a seguire l’ex meteora rossonera Luiz Adriano ed all’ultimo minuto la rete del già a segno Promes. Risultato netto in una notte da sogno per il popolo dello Spartak, e Massimo Carrera sembra sempre di più Antonio Conte, anche per come esulta e trascina il pubblico. Siviglia alla lavagna, non si può crollare così in Champions.
Maribor – Liverpool 0-7, roboante, tennistico, al limite dell’amichevole estiva in Trentino la trasferta degli inglesi in terra slovena, zero a tre dopo 19 minuti, poi la lama nel burro per tutta la partita, doppiette di Firmino e dell’eroe di El Cairo Momo Salah, che dopo aver riportato il suo Egitto al mondiale dopo 28 anni ha voglia di prendersi questo Liverpool sulle spalle per farlo tornare ai livelli che gli competono, gol anche di Coutinho e nel finale arrotondano Chamberlain ed Arnold. Reds che vogliono essere i leader del girone. Maribor No Comment. Gruppo comunque apertissimo a qualunque soluzione.
Classifica: Liverpool 5, Spartak 5, Sevilla 4, Maribor 1