Picnic a Hanging Rock di Joan Lindsay narra un mistero irrisolto, trasmettendo il contrasto tra la natura selvaggia, imponente, apparentemente immobile ma al contempo piena di vita e l’atmosfera vittoriana del collegio inglese, intransigente e perfettamente incarnata nella figura dell’istitutrice Mrs Appleyard.
Picnic a Hanging Rock di Joan Lindsay
Picnic a Hanging Rock, un libro piccolo e piacevole scritto in quattro settimane e che si legge in un pomeriggio, famoso per la trasposizione cinematografica degli anni ’70, ci trasporta in un mondo a metà tra sogno e realtà.
Il giorno di San Valentino del 1900, tre ragazze e una giovane insegnante di un prestigioso collegio australiano scompaiono misteriosamente durante una gita ad Hanging Rock, a nord di Melbourne. Solo una ragazza verrà ritrovata, ma non saprà fornire dettagli di quanto successo. Leggenda vuole che le popolazioni aborigene si siano sempre ben guardate dallo stabilirsi vicino a queste formazioni rocciose, che avrebbero metaforicamente (e non solo) inghiottito chiunque vi si fosse avvicinato.
«Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per proprio conto. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza»
Questi elementi, uniti ad un articolo di giornale e all’epilogo del libro che lasciano supporre si tratti di una storia vera, costituiscono sicuramente un elemento di fascino per chi si appresta a leggere il libro: di fatto il mistero non viene sciolto, ma la narrazione accompagna il lettore dal giorno della scomparsa fino ai tragici eventi che ne sono seguiti.
Finale aperto
Al di là della trama, uno degli elementi distintivi del libro è lo stile di scrittura della Lindsay, ricco di descrizioni e molto evocativo: viene infatti molto difficile non interrompere la lettura per cercare immagini del parco di Hanging Rock, non figurarsi le torte a forma di cuore preparate per il picnic , gli abiti bianchi delle studentesse protagoniste o non percepire il calore dell’estate australiana.
L’autrice riesce inoltre a trasmettere in maniera efficace il contrasto tra la natura selvaggia, imponente, apparentemente immobile ma al contempo piena di vita e l’atmosfera vittoriana del collegio inglese, intransigente e perfettamente incarnata nella figura dell’istitutrice Mrs Appleyard.
Il libro, edito da Sellerio, ha ispirato l’omonimo film del 1975 Peter Weir (regista tra gli altri de L’attimo fuggente) e ne è indissolubilmente legato e a giudizio di alcuni perfino superiore. Anche il film è infatti pervaso da un atmosfera sognante e angosciante insieme, la colonna sonora contribuisce in maniera significativa a creare nello spettatore e nel lettore un senso di inquietudine, ansia e eccitazione.
Sia il libro che il film mantengono un finale aperto e non risolvono il mistero sulla scomparsa delle ragazze: in realtà l’autrice aveva scritto un capitolo che venne rimosso dall’editore. Solo in seguito alla scomparsa dell’autrice il capito XVIII è stato finalmente pubblicato, nella versione in italiano del libro tuttavia non è mai stato inserito: un finale aperto che si sposa bene con l’atmosfera del libro.
Joan Lindsay – Picnic a Hanging Rock – Sellerio