Donato Carrisi - La ragazza nella nebbia

La ragazza nella nebbia, in attesa del film ecco la recensione del libro

La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, di cui il 26 uscirà il film, oltre alla classiche figure del racconto thriller, introduce la mercificazione del dolore e della paura.  Il ricamo psicologico dei personaggi nei loro intrecci di potere e di successo è affascinante ed avvincente, rende il lettore incapace di anticipare le mosse dei poliziotti e dei mostri, perché appare evidente che essi non si muovono soli negli scenari in cui si avventurano solo sciacalli e squali.

La scomparsa

Avechot è un paesino sperduto tra le Alpi, dove il sole non batte e neanche i turisti in cerca di neve abbondano. La vita scorre silenziosa e senza molte sorprese mentre la neve scende d’inverno e il sole primaverile tarda ad arrivare. In questa silenziosa valle qualche giorno prima di Natale accade qualcosa che sconvolgerà la vita del paese per sempre. Anna Lou Kastner, un ragazzina dolce e gracile, non fa ritorno a casa per due giorni di fila. A quel punto vengono avvertite le autorità e nella tranquilla cittadina di montagna succede l’inverosimile: l’intera valle viene trasformata in una battaglia tra poteri, non per scoprire la verità ma per riportare la tranquillità. Diciamolo meglio, si inizia la caccia ad un colpevole, tanto basta, non serve il colpevole.

I personaggi

Arriva ad Avechot l’agente Vogel, esperto manipolatore dell’opinione pubblica e grande segugio con un istinto naturale e coriaceo per la cattura. Arriva l’agente Borghi che sta lontano dalla moglie proprio mentre stanno per avere un bambino. C’è una procuratrice, Meyer, che cerca la verità e non ama i riflettori, ma soprattutto detesta l’agente Vogel. Ed infine c’è Stella Honer giornalista senza scrupoli a cui piace arrivare o essere avvertita “venticinque minuti prima” degli altri.
Sotto tutto questo ci sono dei genitori distrutti ma con un privato forse grigio ed un po’ lacunoso, i coniugi Kastner e tutta un’intera città che tiene il fiato sospeso, cercando di capire cosa accadrà dopo l’agghiacciante notizia della scomparsa di una ragazzina così innocua e prevedibile.

 

La mercificazione del dolore e della paura

Carrisi, maestro indiscusso del genere thriller, tira le fila con maestria, facendoci cadere prima fra le braccia degli agenti Vogel e Borghi, poi allontanandocene a colpi di scena nascosti nelle insenature apparentemente  tranquille della storia. Carrisi porta quindi nel racconto thriller, oltre alla classiche figure di genere, un altro mondo parallelo a quello del crimine o della cronaca nera, la mercificazione del dolore e della paura,  il bisogno di trovare colpevoli facili da inquadrare e da rinchiudere dietro le sbarre. O meglio dietro le sbarre dei talk show televisivi. Il ricamo psicologico dei personaggi nei loro intrecci di potere e di successo è affascinante ed avvincente, rende il lettore incapace di anticipare le mosse dei poliziotti e dei mostri, perché appare evidente che essi non si muovono soli negli scenari in cui si avventurano solo sciacalli e squali.
L’entrata nel genere thriller, noir e giallo dei mass media ha sicuramente ringiovanito il genere, facendo scoprire che neanche i mostri sono più tranquilli, anche loro devono temere esseri più famelici di loro quali i giornalisti d’assalto e i loro tribunali con show.

La ragazza nella nebbia al cinema

Carrisi in Italia non è l’unico ad aver colto questa interessante sfumatura possibile della letteratura, pensiamo, su tutti, al pregevole Nella perfida terra di Dio del pregevole Omar Di Monopoli (qui l’intervista all’autore), ma sicuramente è riuscito ad riannodare i fili attorno ad un centro narrativo che si rivela proficuo ed efficace.
Bene e detto questo siamo tutti curiosi di vedere la realizzazione cinematografica de La ragazza nella nebbia realizzata – udite udite – dallo stesso Carrisi autore del libro. Carrisi quindi sfida la classica frase “meglio il libro”, provando a portare lui stesso in scena il proprio romanzo e siamo tutti curiosi di vedere con quale risultato. Ci tentò Bianciardi a lavorare alla sceneggiatura de La vita agra e molti altri autori provano la sfida di aiutare registi a portare le proprie opere in scena, ma solo Perec (che a me risulti) aveva osato tanto portando in scena il proprio Un uomo che dorme (qui la recensione del libro).
Auguri a Carrisi e sicuramente il 26 saremo al cinema a fare il tifo per la sua sfida, perché in fondo ci piacciono i pazzi e le persone che si mettono in discussione.

Donato Carrisi – La ragazza nella nebbia – Longanesi

 

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Su Andrea Labanca

Andrea Labanca cantautore, laureato in filosofia e performer, ha scritto tre album impregnati di letteratura. "I Pesci ci osservano" disco della settimana di Fahrenheit Rai RadioTre e "Carrozzeria Lacan" ospitato a Sanremo dal Premio Tenco. Ha collaborato con diversi scrittori (tra cui Aldo Nove e Livia Grossi) e ha lavorato come attore per Tino Seghal. Quest’anno è uscito il suo terzo album, “Per non tornare”, racconto noir-poetico in chiave elettro-vintage.

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