Consapevolezza per un giorno: scegliamo, per una volta a nostro piacimento, la pillola rossa

La consapevolezza, brutta storia, strega ammalitrice al contrario. Ma Matrix e The Truman Show ci indicano una via possibile. Noi non siamo eroi da pellicola, ci accontentiamo di scegliere la pillola rossa per una volta, se poi ci prenderemo gusto ci rivolgeremo allo spacciatore di pillole rosse.

Abbiamo recentemente rivisto Matrix, un film che consigliamo di vedere a chi ancora non se ne fosse presa la briga. Il pensiero è andato ad un altro film che non riteniamo furbo evitare: The Truman Show. In entrambe le pellicole viene rappresentato un mondo costruito ad hoc, per l’intera umanità in Matrix, per un solo individuo in The Truman Show. I protagonisti vogliono fortemente risvegliarsi, cercano di ottenere la consapevolezza del reale stato delle cose. Neo sceglie la pillola rossa che gli aprirà gli occhi; Truman lotta così tanto per fuggire dalla gabbia che gli hanno costruito attorno da verificare che il suo cielo è scenografia, ha una fine: quando si dice ribaltare il senso dei detti, come toccare il cielo con un dito.

Non ci metteremo ad analizzare i temi di questi due film, non ne saremmo capaci, però ci è sorta una riflessione. Nei casi sopracitati il mondo viene costruito da agenti esterni per l’azione di terzi, che sia l’intero mondo o un singolo. Ma in fin dei conti, in modo più lento e quotidiano, anche noi stessi ci costruiamo il nostro mondo. Le cose non sono certo paragonabili, le nostre costruzioni sono libere, non siamo costretti da nessuno. Si potrebbe discutere delle coercizioni della società, della cultura imperante, delle famiglie, ma alla fine non possiamo dire che l’ultima decisione non spetti a noi.
Però è indubbio che la nostra decisione sia in effetti influenzata fin dalla nascita, non potrebbe essere altrimenti, non è immaginabile una mente priva di influenze. E sia, non siamo qui per decostruire il vostro percorso né per indicarvene uno alternativo: siamo troppo impegnati a capire se noi vogliamo o meno deragliare dal nostro.
Tanto più che le consapevolezze che ci siamo costruite potrebbero persino risultare desiderabili. Come per uno dei personaggi di Matrix, che decide di tradire i propri compagni per ritornare nel mondo falso che le macchine hanno costruito per la sua mente, preferisce l’inconsapevolezza alla verità (pure se le macchine hanno capito che gli uomini si adattano meglio ad un mondo imperfetto rispetto ad uno ideale).

Dato per assodato lo stato di fatto e non volendo giudicare quasi nessun punto di arrivo (se qualcuno si professa razzista ci sentiamo in diritto di dissentire), che poi è sempre un arrivo momentaneo, che si sposta passo passo con noi, suggeriamo un esperimento momentaneo. Anche a chi preferisce in genere rimanere al riparo delle proprie costruzioni.
Per una volta, scegliete voi dov’è il caso, provate a prendere consapevolezza di qualcosa che fino ad ora avete preferito evitare di vedere. Non è necessario attuare l’esperimento su grandi questioni: non siamo in un film, il nostro mondo è molto più racchiuso intorno a noi, in confini a portata di mano. Per una volta scegliamo la pillola rossa, facciamo nostra la caparbietà di Truman. Poi ritorniamo pure alle nostre abitudini, che l’esperimento deve essere momentaneo. Però sapremo per una volta l’effetto che fa, sarà mica così terribile.

Ecco qui sotto i due film di ispirazione

Su Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.