Nel GP di Aragon Marquez rimedia una qualifica condizionata da una caduta con una prova senza sbavature. Dietro di lui Pedrosa e, finalmente, un ottimo Lorenzo, in palla dall’inizio alla fine. Quinto Rossi, solo settimo Dovizioso
Marc Marquez dà una bella botta al campionato vincendo ad Aragon e segnando un solco profondo 16 punti tra sé e Andrea Dovizioso. Secondo un grande Pedrosa e Jorge Lorenzo che si prende il secondo podio stagionale. Valentino Rossi fa una gara eorica, per molti giri a podio, cede solo verso la fine della gara, dove si fa passare prima da Pedrosa e poi da Vinales. Male Dovizioso, il weekend è stato sempre in salita, e la gara lo ha confermato. Oggi il mondiale si è allontanato, ma con quattro gare al termine nulla, ovviamente è perduto.
Marc Marquez 10 – La scivolata in qualifica non gli consente di ribadire un dominio che fin dalle libere non sembrava ma in discussione. Il warm-up ha rimesso le cose a posto e in gara Marquez si è liberato piano piano di tutti quelli davanti per andare a prendersi il GP. Nei primi giri pareva persino essere troppo preso dalla foga e commette qualche errorino qua e là, come a un certo punto dove si dimentica di frenare e passa tipo missile affianco a Rossi e Lorenzo (salvo poi farsi un giro in via di fuga), poi però tutto è tornato a posto e la sua cavalcata ha assunto il contorno dell’ineluttabilità. Ora la testa della classifica è tutta sua, Dovizioso è lontano sedici punti…
Dani Pedrosa 9 – Pareva essere destinato all’ennesimo GP di merda e invece, il piccolo Dani si sveglia da metà gara in poi e compie una rimonta indemoniata. Tra le altre cose ha pure il tempo di sfanculare Rossi per una chiusura in rettilineo troppo accentuata prima di fermarsi a un secondo posto meritatissimo che sottolinea, oltre al suo talento, anche il buono stato di forma della RC213V.
Jorge Lorenzo 9 – L’apprendistato sulla Desmosedici è ufficialmente finito. Oggi Lorenzo pareva avere in mano la moto come non gli capitava da quando era in Yamaha e per lunghi tratti di gara è sembrato davvero in grado di fare la differenza. Alla fine cede solo ai due piloti Honda, ma la sensazione è che Ducati abbia ritrovato una pedina fondamentale per il mondiale costruttori. Speriamo continui anche per Dovizioso, che ora come non mai ha bisogno di qualcuno che nelle piste favorevoli riesca a rosicchiare punti agli avversari…
Maverick Vinales 8 – Come Pedrosa anche lui sembrava destinato a una gara nelle retrovie, poi esce alla distanza e limita i danni con un quarto posto che se non altro lo avvicina un po’ di più a Dovizioso. Un po’ pochino per chi ha iniziato il campionato col botto, ma si sa, le gare sono anche questo.
Valentino Rossi 10 – Che dire, cede solo al dolore che probabilmente lo ha condizionato negli ultimi dieci giri, un contrappasso inevitabile che non scalfisce l’impresa del Dottore. In pista infatti non sembra un “vecchietto” fresco d’operazione, anzi, se la gioca con tutti e prova a resistere fin che può, anche a un Vinales che quando è arrivato il momento di passarlo non ha usato nessun tipo di riguardo. Lo vedi là e ti viene da ridere perché la gente normale a tre settimane da una doppia frattura alla gamba è ancora sdraiata a letto a spararsi la panza di epinefrina, lui invece, ride, dice che si annoia a casa e fa una gara che i 3/4 della gente in griglia con lui manco si sogna. Amato e odiato Rossi (quanti complottisti in questi giorni), oggi ci hai regalato l’ennesima pagina memorabile di questo sport, non tanto per il quinto posto, ma perché hai dimostrato che in certi casi la testa conta più di tutto.
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