Abbracci natalizi e giacche al vento, le pagelle della 17esima di Serie A

A Natale siamo tutti più buoni. Lo testimoniano le esultanze di Florenzi e Abate che, dopo i rispettivi gol, corrono ad abbracciare i propri allenatori, la cui panchina era ed è tutt’altro che salda. Una storia strappalacrime!

Sì, decisamente, a Natale siamo tutti più buoni. O quasi. Max Allegri rappresenta l’eccezione quando, all’ultimo minuto dell’ultima partita del 2015, vede i suoi rischiare di subire il gol del tre a tre contro il Carpi, dopo aver dominato la partita. Delirio totale! Il conte Max si trasforma nell’incredibile Hulk, si toglie la giacca e la lancia verso la panchina. Sembra indemoniato, per poco non diventa verde come il celebre supereroe. Poi però forse si ricorda che sta arrivando Babbo Natale e decide di fare un “regalo” ai suoi giocatori in panchina, calciando verso la panchina una borraccia che si trovava sulla sua strada. Alla fine il bene vince sempre sul male. Quasi sempre.

Tra un gesto di amore ed uno di rabbia, la diciassettesima giornata di Serie A ha sorpreso tutti. La Lazio è andata a prendersi tre punti importantissimi a San Siro contro un’Inter forse già in clima di festa. E’ stato Antonio Candreva a rovinare tutto per l’Inter, con due gol ed un messaggio chiaro ai nerazzurri che sembrerebbero interessati a lui per gennaio.

Candreva è tornato. Prima di questa partita aveva all’attivo solo un gol in campionato ed una serie di prestazioni non all’altezza. Quello visto domenica è il vero esterno d’attacco che fa la differenza puntando l’uomo e prendendosi la responsabilità per giocate rischiose. Il tiro al volo sul primo gol è una di queste.

Il rigore, poi parato da Handanovic, nasce da una sua classica incursione sulla fascia destra, proprio come ai bei tempi.

Voto 7. Candreva is back.

Passerà un Natale sereno l’Empoli di Marco Giampaolo. Nelle prime pagelle stagionali ci sembrava una scelta sbagliata puntare sull’ex allenatore di Siena e Catania, perché veniva da esperienze, per altro poco entusiasmanti, in serie minori.

A Bologna il risultato e il gioco della squadra ci hanno smentito ancora una volta, vincendo tre a due grazie al solito Maccarone, al talento di Saponara e, soprattutto, a Piotr Zielinski, giocatore rivitalizzato nel ruolo di mezz’ala da Giampaolo.

Le competizioni europee rimangono un sogno, ma giocando così nulla è impossibile.

Voto 7,5. Che sorpresa!

In Serie A vince chi subisce meno gol o chi ne segna di più? Sempre più spesso sentiamo questa domanda provocatoria. Nel primo scorcio di campionato c’è una squadra che sembra aver trovato il giusto equilibrio tra i due estremi, cioè il Napoli di Maurizio Sarri. Subisce meno gol per una ritrovata solidità difensiva, ne segna a valanga anche grazie al fenomenale attaccante argentino che ha in rosa.

Gonzalo Higuain non si ferma più, a Bergamo ha praticamente vinto da solo con due gol importantissimi. Il secondo (quello del tre a uno) ha spezzato le gambe all’Atalanta, fino ad allora in superiorità numerica. Quando decide che è il momento di cambiare la partita, la cambia.

Per non farsi mancare niente, corre anche lui da Sarri per un abbraccio.

Voto 8. Come padre e figlio.

Chi di abbracci non ne ha ricevuti è Giampiero Ventura. Il suo Torino è in calo e, dopo il quattro a zero subito allo Juventus Stadium, ha perso anche contro l’Udinese. Una partita strana, nella quale il Toro non si è espresso ai soliti livelli. Poche idee e scarsa organizzazione hanno sorpreso in negativo i tifosi che erano convinti di poter chiudere in bellezza un 2015 con grandi risultati (su tutti, la vittoria nel derby di ritorno dello scorso campionato).

Un Toro preso per le corna, non si offenda Maxi Lopez. I cui capelli, per altro, rimangono di gran lunga peggiori delle prestazioni del Torino. Ma questi sono gusti.

Voto 5,5. Tutti dal parrucchiere.

Un’altra squadra di tradizione del nostro campionato è in difficoltà. Si tratta del Genoa: tra infortuni e squalifiche per gomitate, la truppa di Gasperson è in emergenza. Un’ulteriore dimostrazione di difficoltà a creare gioco è arrivata a Roma, dove anche in superiorità numerica i rossoblù non sono riusciti a trovare la via del gol. Anzi, il gol lo hanno subito.

Qualcuno ha parlato di un possibile esonero di Gasperini, ma Preziosi si è detto contrario a questa ipotesi. E’ più probabile che Gasp rimanga e, con qualche innesto misterioso e sconosciuto di gennaio, ribalti la squadra. L’esperienza con Niang, lo scorso anno, ha insegnato: in arrivo c’è Suso, che al Milan non è mai stato considerato come un potenziale titolare. Di certo non sarà l’unico colpo piazzato dal vulcanico Preziosi…

Voto 5. Dispersi.

Su FuSball360

Studente della facoltà di lingue, calciofilo a 360 gradi. A tre anni provavo già a leggere le pagelle del Fantacalcio sulla Gazzetta, un amore a prima vista. Poi sono cresciuto a suon di tiri e, soprattutto, parate. Seguo con passione campionati italiani ed esteri, perchè di calcio si parla ovunque. E in qualsiasi lingua.

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