Semplicemente perfetto - Jostein Gaarder

Semplicemente perfetto – Jostein Gaarder

I particolari rendono Semplicemente perfetto di Jostein Gaardersemplicemente speciale. Personaggi solidi e ben descritti, una narrazione fluida e sempre molto approfondita fanno di Semplicemente perfetto un ottimo libro per chi abbia voglia di passare alcune dolci serate in preda a riflessioni profonde.

Semplicemente perfetto di Jostein Gaarder

Che cos’è un uomo?” è la domanda più banale e scontata che tutti noi ci siamo posti durante una serata difficile o un momento delicato. Qualche volta lo abbiamo fatto forse perché eravamo solo brilli e di fronte ad un lago, qualche altra perché qualcuno ci aveva dato un grande dolore con la propria assenza.
Questa è esattamente la situazione che immagina Jostein Gaarder nel suo ultimo romanzo Semplicemente perfetto, breve monologo che affronta il tema dell’uomo e del suo rapporto con l’universo, ma anche e soprattutto degli esseri viventi coi propri simili.

Il protagonista di Semplicemente perfetto ad un certo punto cita John Donne, (“No man is an island entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main”) e nelle frasi del poeta si intuisce, o chiarisce, il progetto di tutto questo toccante libro.

Per chiarire quale sia lo spirito di di Semplicemente perfetto dobbiamo però fare un passo indietro e tornare all’autore. Jostein Gaarder, professore di Filosofia per alcuni anni a Oslo, stupì la platea letteraria con un libro inaspettato, eppure necessario, come Il mondo di Sofia: testo diventato “sacro” per molti, tra cui chi scrive. In quel libro del 1991 una bambina veniva accompagnata nel mondo della filosofia da uno sfuggente sconosciuto che, attraverso lettere recapitate misteriosamente, le introduceva i più grandi pensatori dai presocratici in poi, usando un linguaggio semplice e ludico.
Il libro aveva il grande pregio di giocare con la filosofia ma senza annacquare minimamente il messaggio dei grandi del pensiero.

Tra filosofia e sofferenza

Semplicemente perfetto, come molti altri libri dell’autore norvegese, è anch’esso imbevuto di filosofia, ma questa volta la vicenda non è giocosa: in ballo ci sono risposte che devono arrivare in fretta, perché la crisi esistenziale è forte e rischia di travolgere una vita fatta di amore e contemplazione.
Come direbbe Cioran è il momento in cui le paure biologiche devo essere calmate. Basteranno le risposte filosofiche?

Albert, in una notte di fronte al lago nella casa comprata coi primi risparmi di giovani laureati, in filosofia lui e biologia lei, ripercorre la sua vita a seguito di una brutta notizia e, nel ricordare la felicità di una bella storia di famiglia, prende coraggio per raccontarne anche alcune parti buie di cui non sono a conoscenza i suoi cari. Ma soprattutto si interroga sull’esistenza e sulla possibilità di essere felici. Può essere la felicità una condizione di vita? Può essere durevole?

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“Questa è l’eternità, non esiste un’altra eternità” esclama ad una certa Eilen, moglie di Albert e donna dalla profonda capacità di cucire uomo e natura in un unico discorso.
È anche su questo tema che ruota la riflessione del meditabondo Albert, mentre in una sera infrasettimanale di inizio primavera si ritira nella “Casa delle Fiabe” a cercare il punto di contatto fra l’Uno e il tutto.
La conoscenza di cui l’uomo è portare lo espone alla considerazione di un sistema complesso di cose quali lo spazio sopra le nostre teste, la Terra, la natura effimera della vita, ma non crea conforto esistenziale. Anzi, se possibile, la riflessione incupisce la pura joie de vivre che dovrebbe essere prioritaria nell’esistenza umana.

Un libro semplicemente speciale

Tra Camus e Hawkins, Jostein Gaarder trova l’uomo comune che cerca risposte nel momento in cui ne ha essenzialmente bisogno.
Jostein Garder è un maestro nel dosare filosofia e narrazione, emozioni e nozioni, non fa eccezione Semplicemente perfetto in cui siamo immediatamente catapultati in un mondo di contemplazione, dolore e riflessione da cui ci liberiamo mal volentieri per andare a lavorare la mattina.

Il tema potrebbe non sembrare originale, difficile raccontare questo libro senza svelare i punti salienti che il lettore avrà il piacere di scoprire, se non fosse che i particolari rendono Semplicemente perfetto semplicemente speciale. Personaggi solidi e ben descritti, soprattutto Albert e la moglie, una narrazione fluida e sempre molto approfondita fanno di Semplicemente perfetto un ottimo libro per chi abbia voglia di passare alcune dolci serate in preda a riflessioni profonde.

Josten Gaarder si rivela ancora il vicino di villetta ideale per una discussione filosofica durante un momento di relax.

Jostein Gaarder – Semplicemente perfettoLonganesi
Traduttore I. Basso

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Su Andrea Labanca

Andrea Labanca cantautore, laureato in filosofia e performer, ha scritto tre album impregnati di letteratura. "I Pesci ci osservano" disco della settimana di Fahrenheit Rai RadioTre e "Carrozzeria Lacan" ospitato a Sanremo dal Premio Tenco. Ha collaborato con diversi scrittori (tra cui Aldo Nove e Livia Grossi) e ha lavorato come attore per Tino Seghal. Quest’anno è uscito il suo terzo album, “Per non tornare”, racconto noir-poetico in chiave elettro-vintage.

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