Norman Rockwell – Il sogno americano

La sindrome di Stendhal mi frega sempre, le allucinazioni non si manifestano, ma vengo inevitabilmente rapita da ogni sua opera tutte le volte che ne incrocio una.

Norman Rockwell (1894-1978) è l’artefice di questo stato di trance che mi prende e mi porta dentro le sue illustrazioni, le sue storie e i suoi sogni.
Perché di un grande sogno si tratta.
Il percorso creativo che è in mostra  a Roma dall’11 Novembre 2014 all’8 febbraio 2015, racconta la storia di un’America desiderata e sognata, con i suoi ideali e le grandi speranze di un periodo che va dagli anni 10 ai 70, con tutti i cambiamenti e le sofferte trasformazioni.
Sei davanti a personaggi positivi, quasi familiari in scene che ti coinvolgono e ti portano dentro, non sei più spettatore, ma sei in quella sala d’attesa, in quello studio medico o in quel cafè ad ascoltare i discorsi.
Un realismo minuzioso e di un romanticismo quasi da film, con scene tagliate fotograficamente e adattate a più di trecento copertine del “The Saturday Evening”, il magazine con cui Rockwell collaborò per svariati decenni.
Era un osservatore fantastico, un artista del popolo, lo stesso popolo che ha creato sogni e speranze per le nuove generazioni. 
Se passate per Roma, non perdetevelo. Qui maggiori informazioni.

Su Clara

Sono cresciuta a libri,moda e rock'n'roll. Mangio arte fin da piccola e ho sempre saputo che mi sarei occupata dell'immagine in tutto quello che la riguarda. Dopo i canonici anni di Liceo Artistico frequento l'Istituto Marangoni e l'Accademia del Lusso e della Moda a Milano dove spazio tra creazioni, styling e scrittura di settore. Ho una passione per il vintage a cui do una seconda vita, riutilizzando accessori e complementi d'arredo la cui immagine si stravolge e ne esce completamente rinnovata, la linea si chiama Resurrection Design, un nome che è tutto un programma, ma soprattutto una filosofia sulle possibilità. Scrivo, disegno e dispenso consigli su quello che sarà cool, una sorta di guida semiseria di quello che fotografo in giro per la City con l'occhio marcato dall'eyeliner e che racconto come se fosse una storia. Rido tanto, sogno molto e macino chilometri...ma sempre con un certo stile!

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