Pagelle GP Misano 2017 – Marc Marquez trionfa a Misano tra acqua e imbarcate solenni. Dietro di lui il solito splendido Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso, che mantiene la testa della classifica, ma in coabitazione con il numero 93 di Honda. La lotta mondiale è più aperta che mai
Nel Gran Premio di Misano, orfano inconsolabile di Valentino Rossi, a vincere è Marc Marquez che conferma l’ottimo warm-up andandosi a prendere 25 punti fondamentali per la corsa al titolo. Dietro di lui un gigantesco Petrucci, il pilota del team Pramac ha confermato ancora una volta che se la gara è bagnata lui è dicerto uno dei migliori interpreti della MotoGP moderna. Terzo, prudente come non mai, Andrea Dovizioso che resta in testa alla classifica iridata, ma assieme al pilota Honda.
Marc Marquez 10 – Il Cabroncito ha giocato di testa una delle gare più difficili e importanti dell’anno e, pur con qualche sbandata all’inizio, è riuscito a tenere un passo regolare lasciando sfogare prima Lorenzo e poi Petrucci, infilzando quest’ultimo a poche curve dal traguardo. Il mondiale è apertissimo, la classifica ora lo vede in testa col Dovi e, nonostante una Honda che sembra essere meno efficace della Desmosedici, ha confermato ancora una volta che cinque mondiali non si vincono per caso. Ah, già. Anche questa volta Misano si è resa protagonista della solita bordata di fischi nei confronti di chi parla spagnolo… Si potrebbero fare dei sottilissimi ragionamenti lombrosiani in merito all’identikit del tifoso medio, ma non ne ho voglia. L’unico commento che mi viene da fare è: bella merda.
Danilo Petrucci 9,5 – Se è bagnata, è decisamente meglio. Una regola che vale non solo per donne e pane condito pugliese, ma anche per Danilo Petrucci, vero Rain Man Ducati che sotto l’acqua sa trasformarsi in uno dei piloti più forti del circus. La sua è una gara magistrale a cui manca solo la ciliegina della vittoria. Peccato, perché per come ha corso, se la sarebbe davvero meritata.
Andrea Dovizioso 8 – Pur partendo favorito non dà mai l’idea di potersi giocare la vittoria. Sta attaccato ai due davanti finché può, poi, quando credeva che Petrucci potesse aiutarlo a limitare i danni tira i remi in barca. Un ragionamento sensato, se non fosse che il numero 93 di Honda non è il primo pirla che passa di lì. I punti persi si trasformano da 4 a 9 e ora il mondiale, da aperto si fa spalancato.
Vinales e Pirro 7 – Lo spagnolo, nonostante la pole del sabato fa il suo non prendendo rischi e giocando una gara tutta in copertura. Questo non era il GP dove rischiare. L’italiano, wild card meritatissima, certifica con il quinto posto che la Ducati si è trasformata nella moto da battere, tre rosse nei primi cinque posti è un risultato che fa pensare, e la festa poteva essere ancora più corposa se Lorenzo non fosse caduto quando stava praticamente facendo il vuoto dietro di sé. Per il maiorchino ci vuole ancora pazienza, ma direi che ci siamo. Vederlo andare così sul bagnato è stato oggettivamente bello (oltre che soddisfacente, se si ripensa al boato di gioia della “marea gialla” dopo una sua caduta nel 2015) , peccato che le gare durino un po’ di più…
Johann Zarco 10 – Fa quindicesimo spingendo la sua moto sotto il traguardo, come un eroe d’altri tempi. Un punto ottenuto coi denti e, probabilmente, con una buona dose di crampi.
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