Farsi raccontare la storia della sfortunata Isabella Morra da una guida con evidenti problemi di identità (al giovane, parlando della poetessa, sfuggiva spesso la prima persona singolare). Il suo soffrire e immedesimarsi nella povera Isabella…
… che “ivi visse e ivi perì, per mano del suo stesso sangue”, se da un lato mi ha aperto numerosi interrogativi di tipo psicologico, dall’altro ha consentito un viaggio nella storia della remota Basilicata decisamente intenso. Difficile che la mia stessa guida ci sia ancora, probabilmente l’hanno internata. Per cui andateci al tramonto, visitate il castello e beveteci sopra un paio di bicchieri di vino. Quella regione è stronza, forse perché nessuno se la fila, ma come tutte le stronze, una volta scoperta, sa fotterti irrimediabilmente il cuore.
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