Game Boy. Poesie per pogare - Ciccio Rigoli

Game Boy. Poesie per pogare – Ciccio Rigoli

Game Boy. Poesie per pogare di Ciccio Rigoli é un libro da tenere sempre in tasca e da rileggere quando pensate di essere solo voi troppo tristi o troppi soli (appunto). Una poesia di Ciccio Rigoli e rifarete pace con questi pazzi anni privi di un Mauro Repetto ad illuminarli.

Game Boy. Poesie per pogare di Ciccio Rigoli

Non potrai startene a casa connesso ai social, Zio
Non potrai accendere il tuo IPad oppure prendere il tu IPhone
Stare a skippare la pubblicità prima dei video su YouTube
hastaggare i trend topic su Twitter e fare battute brillanti
Perché la rivoluzione non passerà su Facebook

(Cover poetica di “The revolution will not be televised” di Gil Scott-Heron)

Arriverà un giorno in cui un santone, vestito con delle pacchiane camicie indiane, ci dirà che la Poetry Slam era una forma splendida di poetare e incontrare l’animo della gente all’epoca della digitalizzazione dei sentimenti. “Un uomo intelligente mettendosi gli occhiali”, tanto per citare il buon Morgan, creerà delle categorie di letteratura nuove, per infilarci anche la grande massa informe di materiale poetico che va sotto il nome di poetry slam appunto. Tipo di spettacolo, tanto per usare un linguaggio orribile ma per capirci, che quest’anno è arrivato a guadagnarsi uno spazio anche televisivo sul canale digitale di Zelig Tv.

Nel frattempo ci godiamo live, sorseggiando birra o amari poco costosi, i fantastici cavalieri della faccenda tra cui i nomi ormai noti di Simone Savogin, Paolo Agrati, Erica Tesio, Davide Passoni e via dicendo.

Tra i volti più noti e più rappresentativi della poetry slam certo non può mancare quello di Ciccio Rigoli, conosciuto bene a Milano (ma non solo) per la sua forma di poesia definita da pogo.

Perché da pogo? È lui stesso a raccontarlo all’inizio del libro con un breve introduzione presa da Wikipedia in cui il pogo viene definito “Una pratica sregolata e piuttosto violenta (in cui) c’è sempre la possibilità per chi vi prende parte, di contrarre ferite o contusioni mentre balla”

Se gli si fa notare che la poesia e il pogo sono due forme distanti di procurarsi ferite o comunque di coccolare quest’ultime, Ciccio risponde con l’ironia cercando di dissimulare che dietro alla sua scrittura ci sono i dolori di un uomo di mezza età innamorato più della poesia che di qualsiasi altra cosa. Amore che porta inevitabilmente ad essere soli e non proprio in una fascia di reddito altissima.

Le poesie

Poeti col Porsche è una poesia che racconta, con grandissima ironia, la scelta di chi vuole scrivere per vivere e in quella unica certezza trova il proprio tempio dell’anima. Scelta tutt’altro che scontata, scrivere e vivere di scrittura è quello che rende un percorso straordinario e coraggioso.

Di malinconia e di riflessione ce n’è tanta in Game Boy, libro immaginato a livelli e con un mostro finale, finalisticamente pensato proprio come un videogame vintage, e la poesia omonima che dà il titolo al libro ci porta nel nebuloso mondo degli anni Novanta e racconta il rapporto di un padre col figlio attraverso la passione per il Tetris, tra cosacchi e linee che saltano.

Sullo stesso tema bellissima A mi madre e La mamma dei serial killer, riflessione surreale di un padre sul futuro del proprio pargolo.

Anche il mostro di Milwaukee
avrà avuto una mamma

Ciccio Rigoli è sopratutto capace di pescare nel mondo del pop e di uscirne con idee esilaranti, a volte entusiasmanti. Un esempio, tra i meglio riusciti, é sicuramente Ode a Mauro Repetto, una vera e propria preghiera laica a chi ha insegnato al mondo degli arrivisti post-yuppie che essere sfigato può essere bello, forse addirittura che non è un posizione così svantaggiata.

Sullo stesso tono troviamo Tozziano Ferro, questa volta un’invettiva a Tiziano Ferro e Umberto Tozzi che se formassero un’unica grande band probabilmente diventerebbero la più grande invenzione musicale pop ed anche la più incomprensibile (nel libro capirete perché).

Tutte le poesie che leggerete in questo libro davvero gustoso sono state lette in qualche spettacolo in giro per l’Italia, tra cui Io ti amo Britney Spears, dichiarazione d’amore alla pasionaria cantante americana a cui viene rivolto un esplicito invito a colazione.

Game Boy é un libro da tenere sempre in tasca e da rileggere quando pensate di essere solo voi troppo tristi o troppi soli (appunto). Una poesia di Ciccio Rigoli e rifarete pace con questi pazzi anni privi di un Mauro Repetto ad illuminarli.

Per questo innalziamo a te ogni onore e gloria, Mauro
nei secoli dei secoli
Nel nome del Nord
del Sud
dell’Ovest
dell’Est
e forse quello che cerco
neanche c’è

Su Andrea Labanca

Andrea Labanca cantautore, laureato in filosofia e performer, ha scritto tre album impregnati di letteratura. "I Pesci ci osservano" disco della settimana di Fahrenheit Rai RadioTre e "Carrozzeria Lacan" ospitato a Sanremo dal Premio Tenco. Ha collaborato con diversi scrittori (tra cui Aldo Nove e Livia Grossi) e ha lavorato come attore per Tino Seghal. Quest’anno è uscito il suo terzo album, “Per non tornare”, racconto noir-poetico in chiave elettro-vintage.

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