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Uomini nudi – Alicia Giménez-Bartlett

Quattro personaggi, quattro personalità che affogano, ognuna a modo suo, nel pantano della crisi economica di questi ultimi anni. Uomini Nudi di Alicia Gimenéz-Bartlett è un’opera ben architettata e meglio scritta, vincitrice lo scorso del prestigioso premio Planeta

Uomini nudi di Alicia Giménez-Bartlett è arrrivato a riempire le prime 72 ore delle mie vacanze grazie a Debora Omassi, autrice di Libera Uscita (di cui potete leggere la recensione qui) nonché libraia del mio cuore (se siete di Milano andate da Isola Libri, tornerete a casa col libro giusto). Inizio così questa recensione perché Debora, nel consigliarmi questo libro lo ha fatto cercando di rispondere a una mia precisa richiesta: “non mi interessa nulla della storia, voglio un libro che sia scritto daddio”. 

Ci ha preso? Eccome se ci ha preso. Ma come sempre andiamo con ordine partendo dalla trama. 

Quattro personaggi, due uomini e due donne. Ivàn, scugnizzo dal passato disastrato. Becero, ignorante, dotato di una morale di strada, si guadagna da vivere come stripper e escort per donne con i soldi. Javier, insegnante precario lasciato a casa per via della crisi (“la letteratura è una materia sacrificabile”), amante dei libri e della vita senza sorprese. E poi ci sono le donne, Irene, proprietaria di un’azienda sull’orlo del fallimento e abbandonata dal marito per una rgazza più giovane e Genovieva, un’attempata benestante imbottita di botox “che sa come godersi la vita” grazie all’assegno dell’ex marito. Ivàn aiuta Javier a trovarsi un lavoro, introducendolo prima nel locale di spogliarelli dove lavora e poi nel giro degli escort. Genovieva prende per mano Irene facendole scoprire, di riflesso, il mondo del proibito, dando vita a una spirale che intreccerà queste quattro vite in una morsa che si risolverà solo con una tragedia “liberatoria”. 

Uomini nudi è uno specchio delle implicazioni morali della crisi attuale

Uomini nudi racconta prima di tutto le condizioni della Spagna attuale, dando luce alle implicazioni più dolorose della crisi economica che l’ha investita in questi ultimi anni. Quattro personaggi che se non fosse stato per la crisi, probabilmente non si sarebbero mai incontrati, quattro personaggi, quattro corpi che si mettono a nudo e che nel toccarsi restano vittime della loro classe sociale di appartenenza, del loro modo di pensare radicato che li porterà inevitabilmente a cadere sempre più in basso. Il modo in cui Javier decide di provare la vita dello stripper, la ferocia con cui Irene scopre il suo piacere sessuale, rappresentano niente di più che il risultato del mancato appagamento personale dettato dalla crisi. In questo Bartlett riesce perfettamente a cogliere e fissare su pagina lo sconforto, il senso di alienazione dato dal dover sperimentare emozioni fino a quel momento lontane anni luce da sé (Javier e Irene), ma anche la capacità di sapersela raccontare, di convincersi che va tutto bene, anche quando tutto ha poco senso e zero prospettiva (Ivan e Genovieva).

Lo stile di Bartlett

In Uomini nudi Bartlett abbandona il narratore onnisciente per dare vita a una storia raccontata esclusivamente dai flussi di coscienza dei quattro protagonisti. Ognuno racconta di sé, ma è anche una lente di ingrandimento per gli altri che gli gravitano attorno. Bartlett è riuscita a miscelare il peso di questi quattro personaggi offrendo al lettore un punto di vista unico sulla vicenda. Ognuno di loro ha una sua voce ben definita che l’autrice gestisce con maestria, creando un intreccio narrativo coerente e saldo  fino alla fine del racconto. 

Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, se con Javier e Irene Bartlett ha praticamente sfiorato il capolavoro, con Genovieva e soprattutto Ivàn (a mio parere, eh)  ho percepito una maggiore difficoltà nell’entrare nel personaggio e donargli una voce indentificativa del loro stato sociale.  Al netto di ciò, Uomini nudi è un libro denso, completo, scritto e tradotto davvero bene. Insomma, da leggere. 

  • Editore ‏ : ‎ Sellerio
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 440 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8838934843
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8838934841
  • Peso articolo ‏ : ‎ 560 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 21.2 x 2.6 x 14 cm
Il voto di Massimo - 82%

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Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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