Angelique Kerber vs Daria Kasatkina 6-3 / 7-5
Quarto di finale combattuto che la tedesca ha portato a casa in virtù della propria continuità. La giovane russa a tratti ha divertito e si è divertita, torna a casa ma la ringraziamo per averci regalato squarci di vero tennis, quello insaporito da un pizzico di genialità.
Angelique Kerber 6,5
Parte in gran spolvero, portandosi avanti con decisione nel primo set. Sicuramente la più inesperta avversaria le dà una mano, ma oggettivamente Angelique gioca bene, incisiva e sul pezzo. Poi sale di livello l’avversaria e la tedesca tende a ritirarsi nel suo, ma le basta per tenere botta e portarsi a casa il set.
Nel secondo stesso copione, si porta avanti, a questo giro grazie ai vuoti dell’altra, e poi ne subisce il ritorno. Pare addirittura in difficoltà fisica, cosa che noi umani mai avremmo pensato di vedere, ma riesce a chiuderla grazie alla proverbiale solidità e corsa. L’ultimo game è tutto sofferenza e occasioni perse, ma alla fine il mastino non molla l’osso.
Daria Kasatkina 7,5
Costanza, questa sconosciuta. In entrambi i set recita lo stesso copione: va sotto, rimonta e poi molla. Ci regala sprazzi di gioco spumeggianti, ha le armi per far male alla maratoneta: accelera, smorza, inventa. Alcuni colpi sono davvero ricami, altri spettacolari, altri ancora entrambe le cose. Il problema sono quei passaggi a vuoto che contro l’odierna avversaria non ti puoi proprio permettere. Ci regala un ultimo game appassionantissimo, una di quelle cose che rimarrà inutilmente nella memoria. Un vero peccato, le sarebbe bastato poco di più, soprattutto visto che pare riesce a mettere la tedesca alle corde. Pazienza, sono accorgimenti che ha il tempo di adottare per il futuro.