Angelique Kerber vs Serena Williams 6-3 / 6-3
Una Serena non certo nelle condizioni fisiche migliori si è scontrata contro un’Angelique che ha sfornato una prestazione perfetta. Così alla tedesca ora rimane solo da conquistare Parigi per andare a completare la collezione slam. Quanti ci avrebbero scommesso fino a due anni fa? Chiunque alzi la mano è un cialtrone.
Angelique Kerber 8
Semplicemente perfetta. Arriva in finale nel santuario e si produce in un’esibizione di livello assoluto. Naturalmente utilizzando le proprie armi e, cara grazia per lei, per gentile concessione dell’avversaria. Fa correre l’americana, sapendo che se già non le piace normalmente oggi come oggi ancor meno; corre lei, ma questo è scontato, come lo sono certi recuperi piazzati così bene da diventare attacchi; rimane centrata per tutto il match, senza concedersi pause tranne il contro break subito nel primo set, ma andiamo, è davvero il meno possibile. Soprattutto però non molla mai mentalmente, non si scioglie di fronte alle proprie paure e chiude quando deve. L’altra la aiuta molto? Certamente, ma poi le occasioni bisogna saperle cogliere, e la tedesca non si fa pregare.
Serena Williams 4,5
Diciamocelo, per le condizioni con cui si presenta questa Serena, Kerber è la peggiore avversaria possibile: difficile da sfondare e ti costringe a faticare a tua volta. Se poi ci mettiamo un servizio poco incisivo ed errori, molti dei quali banali, a iosa, la sconfitta è servita, e anche in poco tempo. Poi pazienza, compie già l’impresa ad essere qui oggi, quindi non dovrebbe avere molto da rimproverarsi. Anche se le sue espressioni e la commozione a fine match fanno intendere che le scoccia molto. Come non capirla, di questa mangia crauti pavida e remissiva avrebbe fatto un sol boccone fino a due anni fa: il tempo ti cambia il copione sotto gli occhi.