Carina Witthoeft vs Pauline Parmentier 6-4 / 7-6 (7-5)
Match che la tedesca ha rischiato di farsi sfuggire ma che alla fine porta a casa con oculatezza di gioco e corse a perdifiato. La francese, dal canto suo, parte troppo male e poi non riesce a fare quel passo in più che le permetta di recuperare.
Carina Witthoeft 6,5
Senza impressionare né esaltare, si mette lì e macina gioco monotono ma efficace. Al ballo di fine anno è quella che non ha le fattezze per farsi notare dai più fighi della scuola ma che a fine serata se la fa con uno di loro dopo averlo lavorato ai fianchi costantemente. Sbaglia il meno possibile e propone senza sosta profondità di palla ed angoli, rincorrere non mollando nulla e così si ritrova in fuga nel primo set. Sul 5-0 però diviene troppo evanescente ma riesce comunque a spuntarla. Nel secondo set si fa un pelo più propositiva in alcune circostanze, ma il copione rimane quello. Non le imputeremo nemmeno la mancanza di variazioni o discese a rete, perché nelle poche occasioni in cui le propone capiamo quanto sia meglio farne a meno.
E così, quatta quatta e senza rubare l’occhio toglie una francese dal torneo di casa.
Pauline Parmentier 5,5
Se c’è una che mette in campo alcuni colpi di un qualche interesse è lei, e sempre lei è quella che si impegna nel cercare vincenti. Però comincia nel peggiore dei modi, sbagliando oltre ogni ragione. Poi non ne viene più veramente a capo, tenta di risalire il baratro sbuffando e tirando, si fa sempre più paonazza quasi a rispecchiare le difficoltà agonistiche più che quelle fisiche. Il suo cruccio sarà sicuramente quello di essere arrivata lì lì in entrambi i set ma non essere riuscita a scattare nei momenti decisivi. Diciamo che ci mette impegno e volontà ma l’agonismo è nulla senza un guizzo che ti renda protagonista.
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