Internazionali BNL d’Italia 2017 – Le pagelle della finale Elina Svitolina vs Simona Halep

Elina Svitolina vs Simona Halep 4-6 / 7-5 / 6-1
Finale non particolarmente spettacolare, con errori più che vincenti, ma lottata per due set, con le contendenti a darsele con convinzione e molti scambi duri a tenere in bilico il punteggio.

Elina Svitolina 7
Brava perché nel primo set viene investita dalla solidità e dalla spinta della rumena, costretta a correre a destra e a manca senza sosta non si risparmia e rimane attaccata al match. Soprattutto continua a lottare a set ormai compromesso, giusto per non farlo sfilare via senza recuperare, se non il punteggio, almeno lo spirito combattivo.
Nel secondo set la sua capacità di incassare e ribattere quando possibile viene fuori, la sua continuità le permette di far girare il match. Nel terzo lo porta a casa senza difficoltà grazie ad un’avversaria ormai allo sbando.
Questa Elina è una regina di Roma credibile, la regina del popolo, umile nel saper soffrire e propositiva senza arroganza. Figlia di un tennis femminile decadente? Io dico no, una tennista che ha un gusto tattico ormai raro e un gioco non fissamente forzato.

Simona Halep 5
Comincia con intensità pari al tifo che sempre la accompagna. Soffoca l’avversaria senza sosta e, oggettivamente, gioca molto bene. Il primo set lo incamera con pieno merito. Quando pensi che oggi per l’ucraina non ce ne può essere ecco che scende in campo la Halep dei sobborghi di se stessa, con quella discontinuità che arriva improvvisa dietro agli angoli meno previsti. A dire il vero ad un certo punto le si gira la caviglia (verso la fine del primo set) e probabilmente quello non la aiuta, ma capire il limite tra problemi fisici e di testa non è facile, anche perché lei è brava a confondere le acque.
Sarebbe una finale alla sua portata, almeno alla portata della sua versione iniziale, ma le sfugge di mano con lentezza nel secondo set e poi di schianto nel terzo. Halep sempre lei, potrebbe vincere con chiunque e perdere con chiunque, ma anche vincere perdere vincere e perdere con chiunque nello stesso match.

Su Giuseppe Ponissa

Aga la maga; racchetta come bacchetta magica a magheggiare armonie irriverenti; manina delicata e nobile; sontuose invenzioni su letto di intelligenza tattica; volée amabilmente retrò; tessitrice ipnotica; smorzate naturali come carezze; sofferenza sui teloni; luogo della mente; ninfa incerottata; fantasia di ricami; lettera scritta a mano; ultima sigaretta della serata.

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