MotoGP 2022 Mugello, tra tribune vuote e il capolavoro di Pecco

Come definisco il Gran Premio d’Italia 2022? Decisamente atipico, ma che per me era cominciato settimane prima quando avevo iniziato a lavorare al numero di Motosprint, uscito la settimana scorsa.

Parlare con piloti ed ex piloti della magia del Mugello mi ha gasata, sentire le loro storie, gli aneddoti, scavare tra i loro ricordi, capire (più o meno) come lo vive un pilota, mi ha fatto emozionare e quindi il mercoledì ero davvero impaziente di mettermi in macchina e partire, per rivivere quella festa.

E invece, il prato era… verde. La cornice che ha fatto da sfondo alle prove e alla gara è stata piuttosto diversa dal normale, per una serie di motivi, e mi è proprio mancata l’energia dei tifosi. Ricordo bene che quando camminavo dal parcheggio per raggiungere la sala stampa negli anni pre-pandemia si sentiva il suono della festa, cori, rumori indistinti, gente che si divertiva. C’era già l’adrenalina nell’aria e la giornata iniziava a mille. Quest’anno le cose sono andate diversamente… ma meno male che in pista, in MotoGP, c’è stato lo show!

A partire dalle qualifiche con i “nostri” tre piloti in prima fila, di cui due debuttanti, Pecco Bagnaia con una fame da lupo mannaro pronto a rifarsi, e la domenica è stata la sua giornata. Non vedere nessun pilota italiano sul podio in Moto3 e Moto2 è stato davvero raro, così mi sono detta: “Ora voglio sentire l’Inno di Mameli”. E così è stato! Pecco in qualche modo mi ha ascoltata, gestendo alla perfezione tutte le varie fasi della gara, attuando la strategia che l’ha portato davanti a tutti. Che emozione! Ha risollevato gli animi, ha reso quella domenica speciale, per lui, per Ducati e per tutti noi. Mi hanno emozionato anche il Bez (Marco Bezzecchi) e Luca (Marini), ma anche vedere il Diggia lì davanti (è più forte di me, non riesco a chiamarlo Fabio Di Giannantonio!) L’unico sottotono è stato Enea Bastianini, il più vincente fino ad oggi ma che ha messo a segno un’altra caduta, che in campionato ha avuto il suo peso. Così abbiamo rivisto lo stesso podio di Jerez: Pecco, Fabio Quartararo e un Aleix Espargarò ormai sempre straordinario. E se Pecco ed Enea riuscissero a mantenere la costanza, la sfida al titolo potrebbe essere proprio fra loro quattro, cosa ne dite?

Infine, nella giornata del sabato c’è stata la conferenza di Marc Marquez. Non immaginavo la situazione potesse essere ancora così grave e mi ha fatto effetto andare a sentire il suo ultimo media scrum, ultimo chissà per quanto tempo. Mi ha fatto effetto il suo sguardo, capire quanta sofferenza ha avuto in tutti questi mesi fino ad oggi, per prendere in considerazione la quarta operazione. Vedere davanti a me un ragazzo di 29 anni con quelle enormi problematiche e allo stesso tempo grandi responsabilità, che ora ha davanti a sé uno dei momenti più importanti della sua carriera e della sua vita. Forza Marc, siamo tutti con te!

Su Serena Zunino

Ligure d'origine, milanese di adozione, vivo le passioni in maniera viscerale - per la felicità di chi mi sta vicino - e sono curiosa come una scimmia

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