“Ti domanderai perché senta il bisogno di rivivere tutto questo, considerando che anche tu eri presente, ma devo raccontarti ogni cosa nel modo in cui io l’ho vista, poiché tu conosci soltanto il tuo punto di vista e io il mio, e sperabilmente quando leggerai questo resoconto guarderai indietro a ciò che ho fatto e qualcosa di simile alla verità emergerà da qualche parte in quello spazio, quello spazio immaginario, tra la tua lettura e la mia scrittura.”
Terence Cave è un antiquario. È abituato a restaurare vecchi pezzi malandati, a riportare in vita oggetti che hanno ancora una possibilità, ma l’unica cosa che non riesce a sistemare è la sua anima.
La vita lo ha messo davanti a terribili tragedie fin da bambino: il suicidio della madre, la morte della moglie durante una tentata rapina e l’incidente in cui ha perso la vita suo figlio Reuben.
Cosa gli rimane oltre ai sensi di colpa? Una figlia, la sorella gemella dello sfortunato ragazzo, una mite adolescente cresciuta tra iper protezione, lezioni di musica e le ombre di aspettative troppo adulte.
È così che Terence inizia a seguirla, la accompagna a scuola, le detta regole austere, ascolta le sue telefonate e cerca di allontanarla in tutti i modi da un pericolo che si è insinuato tra loro: Danny. Maledetto Danny.
Lui era presente quando Reuben è morto, lui c’era e non ha fatto niente. Questo è quello che continua a pensare Terence, era li con altri ragazzi e non ha impedito che succedesse la tragedia ed ora è così vicino alla sua bambina, al suo adorato Fiorellino.
Deve proteggerla a tutti i costi, non può permettersi di perdere anche lei.
Inizia così la discesa agli inferi della mente Mr Cave, una spirale psichedelica di eventi che partono con un black-out della memoria, poi con strani formicolii alla testa, fino a diventare gesti estremi.
Ma è lui a volerli o c’è qualcosa che lo spinge ad agire così?
O forse sarebbe meglio dire qualcuno?
Un vortice di ricordi che si mescolano con l’istinto di sopravvivenza e danno vita ad una vicenda ben architettata che tiene legato il lettore fino alla scoperta della verità finale.
Sono gli stessi fili che manovrano la marionetta, il fantoccio inerme e senza volontà che da spettacolo nella tragedia.
Serve solo dare un nome al burattinaio.
Autore: Matt Haig
Traduzione: Paola Novarese
Casa editrice: Edizioni e/o
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 259
Pic by: Clara Rigamonti