The Reunion – Il 9 maggio a Monza il meglio della cultura Cafè Racer

Sabato all’autodromo di Monza si terrà The Reunion, una festa della cultura Cafè Racer: customizer, special uniche, live music e la Sprint Race aperta a tutti. E per chi vince, una chicca firmata Tag Heuer…

Il 9 maggio all’autodromo di Monza andrà in scena un evento di quelli che gli appassionati, ma anche i semplici curiosi, non potranno non trovare interessante. The Reunion, alla prima edizione, è una festa dedicata a tutti gli amanti delle due ruote, in special modo a coloro che pensano, vivono e respirano “cafè racer”. Il programma è di quelli semplici ma efficaci, gli ingredienti infatti sono: moto, musica live e sprint race!

Tra i customizer presenti ci sarà il meglio della scena italiana, a partire da: Alos Group, Millepercento, Mitchumm Industries, Montecatena, Moto Galloni, Motomorphosy, Motosumisura, OMT Garage, Radikal Chopper, Reparto Esperienze, Rodaggio Film, Sleepless Motorcycles, South Garage, Start and speed, Studio Fibre, Sunride, Vibrazioni art design, Zaeta. Senza dimenticare alcuni tra i customizer storici della scena italiana, gente che su base Triumph faceva special quindici anni fa, quando la moda, per farla breve non era ancora esplosa. Si parla di Dino Romano, da Grosseto; Vittorio Olivi, da Firenze; l’Officina Pettinari dalla provincia di Milano. Tutta gente scelta dal compianto Carlo Talamo, per chi non lo conoscesse, un mammasantissima che contribuì alla diffusione in Italia di Harley-Davidson prima e Triumph poi. Tra i marchi presenti in vece presenzieranno in veste ufficiale: DMD Helmet, Scrambler Ducati, Moto Guzzi, Triumph e Yamaha Italia.

La partecipazione all’evento è gratuita, fatta eccezione per i 5 euro che garantiscono l’ingresso in autodromo. Per accedere nell’area paddock, il cuore del moto raduno, con la propria motocicletta e non lasciarla negli appositi parcheggi è necessario registrarsi sul sito thereunion.it. La registrazione, che non ha alcun costo, offre anche la possibilità di godere di una serie di privilegi esclusivi e diverse sorprese. La musica sarà abbondante e di qualità ma l’evento clou è ovviamente la Sprint Race, gara che si disputa su 1/8 di miglia, circa 200 metri, ed è una gara ad eliminazione diretta 1 contro 1 e che vinca il migliore. È riservata alle cafe racer in stile classico, raffreddate ad aria, con cilindrata entro 1.000 cc per motociclette con motore fino a tre cilindri, mentre il limite è di 750cc per le quattro cilindri.

Non ci sono restrizioni sull’anno di costruzione della moto, salvo il fatto che sia omologata per uso stradale (targa + assicurazione). Tutte le cafe racer concorrono nella stessa categoria. Lanciate da una bandiera a scacchi. Uomo contro uomo, donna contro donna, uomo contro donna. Chi passa per primo il traguardo passa al round successivo. Il costo per partecipare alla gara, che prevede copertura assicurativa e l’intervento di cronometristi e personale qualificato, è di €122 (€100+IVA). Alla fine il vincitore si porterà a casa un trofeo con assegno da €1.000 offerto da EICMA e soprattutto un orologio Monaco, offerto da TAG Heuer.  MonacoVintage

Il modello, ideato nel 1969 da Jack Heuer e dal valore attuale di poco meno di 5.000 euro, è il primo cronografo automatico dalla cassa quadrata impermeabile e ha nel suo nome un tributo, ovviamente, al circuito di Monaco. Fin dalla sua presentazione il Monaco conquistò subito le celebrità dell’epoca ma, a renderlo immortale fu Steve McQueen nel film ‘Le 24 Ore di Le Mans’ del 1971. La storia è di quelle gustose: per interpretare al meglio il pilota Michael Delaney MCQueen fu affiancato dal pilota svizzero Jo Siffert, il primo pilota nella storia ad essere sponsorizzato da un marchio orologiero, TAG Heuer per l’appunto. Steve fu talmente conquistato dal suo carisma che nel film volle indossare la livrea ufficiale di Siffert, sponsorizzata Heuer, mantenendo anche l’orologio che indossava il pilota svizzero, il TAG Heuer Monaco. Da quel momento, il cronografo svizzero dalla cassa quadrata divenne leggenda.

Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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