Quando sul web partono i tormentoni, c’è poco da fare e chi ne viene coinvolto si ritrova in un attimo catapultato sulla bocca di tutti. È il caso della povera valletta Corinna attaccata da più parti per la sua “sbadataggine”. Eppure…
Qualche giorno fa sui principali social ha iniziato a circolare un video che nel giro di breve è diventato virale. La clip di pochi secondi mostra una valletta dell’emittente locale umbra Retesole leggere i risultati della giornata di Serie B in una maniera alquanto bizzarra. In pratica, la poverina, al secolo Corinna Fenton, indimenticabile (vabbè) miss Curve D’Italia Umbria 2011, invece di leggere il risultato come ci insegnò decenni fa Sandro Ciotti, si è esibita in un’interpretazione del tutto personale. Ovviamente in rete sono scattate le critiche più atroci, dal sempre in voga “bella e scema” fino alle più ardite elucubrazioni sessual-carrieristiche del tipo “st’ignorante è in TV perché l’ha data al mondo intero e se il mondo intero è troppo, almeno a tutta l’Umbria”.
Ora, il web è bello (anche) perché permette di commentare tutto e il contrario di tutto, però, tutte queste critiche mi sembrano ingiuste. Io, ad esempio, nel vedere questa clip l’unica cosa che ho pensato è che questa Corinna è un genio assoluto.
Seguite il mio ragionamento: chiunque al mondo, persino il più disadattato eremita della terra, se di origini italiane o quantomeno caucasiche, una volta nella vita ha visto un elenco di risultati. È una certezza almeno tanto quanto il fatto che il cielo è azzurro e Renzi è il figlio di Berlusconi. Dato questo per assodato, proviamo adesso ad escludere per un momento la possibilità che la dolce Corinna fosse solo emozionata (probabile) e che l’abbia fatto apposta (altrettanto probabile), che cosa ci resta? Semplice, un’anima candida più unica che rara. Un potenziale genio che, secondo la definizione di Nietzsche, è capace di superare la noia per la vita quotidiana (in questo caso un triste elenco di risultati), immergendosi in un’esperienza dionisiaca in grado di trasformare la realtà in qualcosa di attraente e a misura di se stessi.
Ebbene cara Corinna io sono con te. Anche per me, quella sera, Livorno-Crotone ha fatto dieci.
