Sonia Argento – Supergay

Sonia Argento, e di tempo ne è passato, già si era rassegnata più di Povia: il suo gay non starà con lei. Quella che ci racconta non è solamente una storiella da locale, in realtà ci narra di come le donne sanno reagire alle proprie fragilità, che per altro mettono spesso e volentieri in mostra.
La protagonista della canzone è conturbata da uno strafico che però si capisce subito essere un gay. Qui le interpretazioni si diramano, è un supergay perché: è gay dentro fuori e un po’ tutto intorno, oppure è molto bello e quindi il super gli calza a pennello, poiché l’essere gay non può cancellare questa spudorata verità? Devo ammettere che personalmente non ho ancora sciolto il nodo, entrambe le posizioni vantano argomenti validi.
A prescindere dalla risoluzione della questione, che temo necessiti di esegesi più approfondite e mature, la ragazza luma senza sosta l’improbabile preda. È chiaro pure a lei che non potrà aver successo, ma si sa che le donne sono dolcemente complicate e fanno grandi sogni. Dunque nella testa della ragazza frullano prospettive inverosimili, culla traguardi irraggiungibili, con la delicatezza dell’ingenuità e la spregiudicatezza del peccato originale.
Alla fine però viene risvegliata bruscamente dal filo dei propri pruriginosi pensieri, si accorge che il gay la sta sfottendo insieme all’amico, fino a sputarle in faccia il proprio disinteresse. Ecco allora che l’orgoglio femminile viene a galla con tutta la sua spocchia: che ti credi caro mio, che davvero avessi intenzioni su di te? Eccola qua tutta la praticità delle donne spiattellata alla bisogna, perché possono incartarsi da sé, ma, se punte nell’orgoglio, giocano l’asso che hanno sempre nella manica.

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Su Giuseppe Ponissa

Aga la maga; racchetta come bacchetta magica a magheggiare armonie irriverenti; manina delicata e nobile; sontuose invenzioni su letto di intelligenza tattica; volée amabilmente retrò; tessitrice ipnotica; smorzate naturali come carezze; sofferenza sui teloni; luogo della mente; ninfa incerottata; fantasia di ricami; lettera scritta a mano; ultima sigaretta della serata.

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